Un faro su cui si riversano le speranze di tante persone ammalate di tumore. Di troppe. LIstituto Europeo di Oncologia si avvia verso il numero chiuso nellaccettazione di pazienti. Leccellenza dello Ieo, celebrata ieri a 15 anni dalla fondazione, ha questa controindicazione: la pressione di tutta Italia e anche dellestero su una struttura destinata nel futuro prossimo ad ingrandirsi. Ma non abbastanza. Lad dellIstituto Carlo Ciani ha fornito un esempio eloquente del perché: «Lapertura delle prenotazioni per mammografie allinizio del 2009, ha riempito in mezzora ogni possibilità di appuntamento fino alla fine del 2010». La soluzione è nella creazione di mini «cloni» dellIstituto fondato da Umberto Veronesi. Un primo «modulo» Ieo partirà in Puglia entro questanno.
Nello «Ieo Day 2009» cè stato spazio anche per una parentesi di «amichevole» divergenza. Se la sanità lombarda ha un neo è quello di «essere stata troppo ospedalocentrica». Lo ha detto il viceministro della Salute Ferruccio Fazio. Il governatore Roberto Formigoni ha rintuzzato: «In Regione non facciamo medicina soltanto negli ospedali. Siamo al primo posto in Italia per la prevenzione, quelli che più hanno ridotto i giorni di degenza ospedaliera». Altro annuncio importante: la nascita, a settembre 2009, di una Scuola di chirurgia robotica, la prima in Italia multispecialistica dedicata alloncologia. «Vogliamo migliorare la qualità della degenza del paziente, con interventi chirurgici molto meno invasivi», dice il Direttore della scuola, Dott. Bernardo Rocco. In Florida, al Global Robotics Institute di Orlando, ha seguito le operazioni di un luminare del settore: Vipul Patel. «Sarà uno dei docenti, grazie allaffiliazione siglata tra Ieo e Global Institute».
Che aiutano il paziente nella degenza ma, ha ricordato Umberto Veronesi, «non sostituiranno mai il medico».
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