Cronache

Troppi rischi, la Samp gioca a Milano

Troppi rischi, la Samp gioca a Milano

Emmanuele Gerboni

Arrivederci a San Siro, il galà sotto le stelle con il Milan è stato spostato nella casa del Diavolo rossonero. Si doveva giocare a Marassi il prossimo 21 agosto, ma quella domenica non ci sarà nessuno perché, ieri pomeriggio, è arrivata la comunicazione ufficiale del trasloco. Il Trofeo Seat Pagine Gialle si giocherà a San Siro. Lo sponsor ha fatto sapere che la sede più gradita è quella. Beppe Marotta aggiunge che il ritorno alle origini è dovuto al fatto che «la sede naturale del Trofeo è San Siro. Quando è stata programmata questa sfida non si sapeva ancora se lo stadio di Milano sarebbe stato disponibile, adesso è stato sciolto questo nodo e quindi la gara ha cambiato sede».
Di certo, però, si è scelta la strada del trasloco per motivi di opportunità e ordine pubblico, infatti si parlava da qualche giorno di questa possibilità. Che ieri è stata ufficializzata. Con la vicenda del Genoa sempre in sospeso, Samp e Milan hanno preferito evitare ogni rischio. L'atmosfera è ancora «calda».
Queste le motivazioni ufficiose. Saluti a tutti, e vernissage nella Scala del calcio. Per l’amarezza dei tifosi che avrebbero voluto godersi questa sfida all’ombra della Lanterna. «Siamo fortemente dispiaciuti», spiega Riccardo Ascioti, segretario della Federclubs blucerchiata. Riassumendo, si va a San Siro. E la Samp dovrà aspettare prima di presentarsi ai suoi tifosi.
Appuntamento rinviato anche per due facce nuove. La chiave per entrare nel paradiso blucerchiato è stato il verdetto del Consiglio di Stato che ha chiuso la porta in faccia al Perugia ma ha aperto un portone alla Samp. E loro due, Gionata Mingozzi («Non vedo l'ora di indossare questa maglia») e Gennaro Delvecchio, hanno dato subito una sbirciata. Ieri hanno raggiunto i compagni nel ritiro di Chiasso, per vederli in campo non bisognerà aspettare molto: domani dovrebbero partecipare all’amichevole in programma a Legnano.
Mingozzi e Delvecchio? «Qualità e potenza», Marotta li definisce così. Quello che chiedeva Walter Novellino, perché gli impegni sono tanti e la coperta non era poi così lunga. Il primo ha saputo imporsi nella passata stagione, tredici presenze ma tutte di altissima qualità. Ventuno anni da compiere, un bell’investimento per la Samp che, magari, si ritroverà, tra qualche anno, il sostituto perfetto di Sergio Volpi. Delvecchio, invece, è la certezza che avanza. Perché, un passo dopo l’altro, si è preso tutto. Una maglia da titolare nel Perugia, la vetrina, gli applausi e, adesso, pure gli occhi di tante squadre che gli avrebbero fatto un contratto. Tutti e due centrocampisti, Delvecchio ha pure un bel vizio. Che è uno sballo per gli allenatori. Perché lui spesso fa il bomber e lo fa pure bene. L’anno scorso sei reti in trentatre gare. E poi Delvecchio si porta a Genova anche un altro pregio: quando vede rossoblu si scatena. Tre gol al Genoa in due anni, doppietta con la maglia del Catania e sigillo con il Perugia. Ieri, come detto, si sono presentati a Chiasso, hanno firmato un contratto pluriennale. E da oggi inizieranno, a pieno regime, la nuova avventura. Felici e contenti perché davanti c’è un futuro tutto a colori (blucerchiati).
E adesso Delvecchio può dire di aver realizzato quel progetto che ci aveva confessato qualche tempo fa: «La Samp è un sogno, sono contento di averlo realizzato. È il massimo, stiamo parlando di una società molto ambiziosa che ha programmi molto importanti». Mingozzi e Delvecchio, siamo solo all’inizio. Perché la Samp ha un altro paio di idee da mettere in pista. Anzi, non sono solo semplici idee. Gianluca Comotto, dopo il fallimento del Torino, è diventato l’oggetto del desiderio di tante società. La Samp ci aveva pensato, ma adesso si è diretta su altre possibilità. Anche se il difensore del Torino spiega: «Ci sono stati dei contatti con Sampdoria e Lazio, di definitivo però ancora nulla. Per andare alla Lazio deve prima liberarsi Oddo, la mia situazione è legata alla sua. Non è una cosa che si risolverà a breve». E poi c’è sempre il ballo delle punte ma ormai Emiliano Bonazzoli ha messo il naso davanti a tutti. La formula è già stata trovata: prestito con diritto di riscatto per la comproprietà fissato ad un milione e mezzo di euro. «C’è l’accordo, stiamo soltanto aspettando che Rolando Bianchi passi alla Reggina. Appena sarà sciolto questo nodo, Bonazzoli passerà alla Samp.

E poi cercheremo un difensore per la fascia destra, ma non abbiamo fretta».

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