Italia, Spagna, Cipro e Ungheria sono i quattro Paesi Ue con maggiori squilibri economici: dove è quindi più urgente intervenire per correggere la situazione.
Questo, in sintesi, il segnale dallarme che la Commissione Ue, salvo modifiche dellultima ora, si appresta a lanciare nel suo primo rapporto sul meccanismo dallerta messo a punto per misurare le condizioni di salute delle economie dei Paesi Ue e, se necessario, intervenire in via preventiva per evitare il ripetersi di altri casi come quello della Grecia.
Il documento sarà presentato dal commissario per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, domani a Strasburgo, nella sede del Parlamento europeo, dove mercoledì il premier Mario Monti parlerà davanti allassemblea riunita in seduta plenaria. E si basa sulla valutazione dellandamento di dieci indicatori economici che in molti casi - come per il costo della mano dopera - fotografano la realtà degli ultimi anni. Tanto che nel rapporto si evidenzia che la prima applicazione di questa nuova procedura ha dovuto tenere conto di tutti gli squilibri accumulati in precedenza. Per lItalia le principali problematiche riguardano un livello del debito pubblico troppo alto, nonostante venga riconosciuto che quello dellindebitamento dei privati è relativamente contenuto, e una competitività che a partire dalla metà degli anni 90 si è progressivamente ridotta, così come è avvenuto per la produttività.
Quella che si apre oggi, comunque, è ancora una volta una settimana cruciale per il futuro dellUe. Mercoledì lEurogruppo si riunirà per decidere il da farsi sul caso della Grecia.
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