Gentili Signori,
chi scrive è un abitante di via Avio ed ex autotrasportatore che desiderebbe (se vorrete concedermi un po' di spazio nelle vostre pagine) dire la propria opinione a proposito dell'articolo intitolato «Porti, la rivolta dei tir» apparso sul Secolo XIX del 4 Novembre scorso.
Da anni il triangolo formato dalle vie Molteni, Avio e Pacinotti è «l'unico passaggio» alle migliaia di mezzi pesanti che sono diretti ai Terminal Containers del Ponente cittadino e viceversa.
Da anni gli inermi abitanti delle suddette vie denunciano il forte disagio che questo traffico porta in tutta questa zona in termini di forte inquinamento atmosferico e acustico per non parlare poi delle forti vibrazioni delle case che vengono trasferite dal fondo stradale al passaggio delle centinaia di camions che ogni giorno transitano sotto le nostre finestre.
Vi posso assicurare che la vita è diventata veramente difficile: tenere una finestra aperta è diventato un vero suicidio. Finalmente il Comune si è deciso a posizionare una centralina per il rilevamento dei parametri d'inquinamento in via Molteni e, neanche a dirlo, in pochissimo tempo ha «sforato» molte volte: i livelli di polveri sottili e i decibel per una normale sopravvivenza del corpo umano sono stati ampiamente superati. Il Comune di Genova a questo punto non ha più potuto glissare il nostro problema e ha dovuto ricorrere al blocco del transito ai mezzi pesanti nella fascia oraria incriminata.
Tutto questo preambolo per far capire agli autotrasportatori (se avranno la bontà di leggere queste righe) che stiamo parlando di un grave attacco alla salute pubblica.
Ringraziando anticipatamente porgo i migliori saluti.
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