Trovata morta la bimba rapita in Svizzera

È stato trovato da un investigatore privato spagnolo in una foresta svizzera, nel cantone di San Gallo, il cadavere di Ylenia, la ragazzina di cinque anni e mezzo rapita il 31 luglio nei pressi della piscina di Appenzello. Il corpo di una bimba, in parte divorato dagli animali, è stato rinvenuto nel bosco di Hartmann, fra i comuni di Oberburen e Niederwil, non lontano da dove alcune settimane fa vennero trovati i vestiti della piccola. Il presunto rapitore di Ylenia, Urs Hans von Haesch, uno svizzero di 67 anni residente in Spagna, si era tolto la vita nei pressi di Oberburen lo stesso giorno della sparizione della piccola. Prima di uccidersi aveva sparato a un testimone, un uomo di 46 anni, ferendolo al petto. Le analisi del Dna avevano stabilito fin dall’inizio che il sospetto sequestratore aveva toccato gli oggetti di Ylenia (zainetto, casco da ciclista e monopattino) e che la bimba era salita sul suo furgone. Ma il suicidio dell’uomo aveva complicato il caso.

Proprio tre giorni fa cento personalità del mondo della politica, dell’economia, della cultura e dello sport elvetico avevano firmato un appello per creazione di un dispositivo nazionale di «allarme rapimento» per i casi di scomparsa di bambini.

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