Lugano - Un conto intestato a Fabrizio Corona e alla moglie. Tre cassette di sicurezza che conterrebbero materiale fotografico. Questi i risultati di un'operazione avviata dal procuratore pubblico ticinese Arturo Garzoni nei giorni scorsi, eseguendo, a quanto rivela '"Ticinonline", una rogatoria internazionale legata a Vallettopoli. Stando a "Ticinonline", Garzoni non ha confermato né smentito l'avvenuto sequestro del conto corrente su cui sarebbe stato depositato un milione di franchi svizzeri, equivalenti a 617mila euro. "Garzoni - si legge sul portale della Svizzera italiana - non esclude che possa essere aperto un procedimento autonomo in terra ticinese, a seconda delle carte che arriveranno dall'Italia. Nel caso in cui il procuratore decidesse in questo senso i soldi di Corona finirebbero tutti in Italia. Se invece Garzoni avviasse un'inchiesta con conseguente doppio sequestro, parte di quel denaro resterebbe nelle casse elvetiche".
Un milione di fotografie Centinaia di compact disc che contengono oltre un milione di foto: è l'archivio di Fabrizio Corona, sequestrato dagli inquirenti di Potenza che indagano proprio sui presunti reati commessi nell'utilizzo degli scatti. Per visionare e acquisire le testimonianze di tutte le persone immortalate nelle foto si richiede un tempo lunghissimo che la difesa di Corona non intende aspettare."Si tratta di un archivio costruito dopo anni di lavoro.
Ovviamente, per vedere Corona libero, non possiamo attendere che vengano chiamate tutte le persone delle quali si trovino le foto. Così finiremo tra quindici anni. Ci sono oltre mille cd, che contengono più di un milione di foto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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