Un piccolo appartamento in un palazzo signorile al Giambellino. Un uomo vestito da donna, steso sul letto e legato alla testata. Morto. Da due giorni, forse da tre. Sono questi gli ingredienti del giallo cui i detective della Squadra Omicidi devono trovare una soluzione da ieri: quando, intorno alle 13,30, il corpo senza vita delluomo è stato trovato. Indaga la Omicidi, ma che sia un omicidio è ancora tutto da dimostrare: a stroncare luomo potrebbe essere stato un malore, o una sciarpa stretta troppo intorno al collo in una di quelle acrobazie che da qualche tempo sono invalse tra chi facendo lamore chi a caccia di sensazioni più nuove e più forti. Di certo cè che il corpo non presentava segni visibili di violenza.
Luomo aveva 43 anni, viveva da solo, faceva limpiegato. Brevi testimonianze dalla casa di via Gentile Bellini: «Usciva alle sette, sempre in giacca e cravatta, aveva una Stilo, non ha mai dato problemi» (il portinaio). «Era un tipo strano, prima dellestate mi ha allagato lappartamento e quando, dopo un sacco di tempo, si è presentato a guardare i danni sembrava che la cosa non lo riguardasse» (il vicino del piano di sotto). «Veniva qui tre o quattro sere alla settimana, si beveva il suo bicchiere di bianco in tranquillità, chiacchierava con tutti, maschi e femmine» (i gestori del bar dietro langolo). Insomma, nulla che possa indirizzare la spiegazione della morte in una direzione piuttosto che unaltra.
Luomo viveva da un paio danni nellappartamento di proprietà della madre. Ed è stata la madre a lanciare lallarme ieri, dopo due giorni trascorsi senza avere notizie del figlio.
Il fascicolo è stato assegnato al sostituto procuratore Luca Poniz che ha disposto lautopsia.
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