
Spesso le speranze e le ambizioni inducono a fidarsi delle persone sbagliate: e quando ci si rende conto dell'errore è troppo tardi. E' successo a una 43enne milanese, Serena Mura, di professione scenografa, che sognava un futuro da cantante, seguendo la passione coltivata fin da ragazzina. Per aprirsi la strada verso il successo ha versato a più riprese migliaia di euro all'uomo che le aveva promesso di essere il suo apripista, e che invece - stando almeno alla denuncia presentata dalla Mura - è risultato più simile al Gatto e alla Volpe di Bennato: "dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso per le celebrità".
La denuncia-querela è stata firmata da Serena e da suo padre Achille Mura ed ha per obiettivo il cantante ligure Aldo De Marco, in arte Aldo Pazzia, piuttosto noto nella riviera ligure, dove a Varazze la famiglia dell'aspirante artista passa da sempre le vacanze. Sulla sua pagina Facebook, Pazzia si presenta come cantante, produttore e "music producer presso la Paramount Pictures" e sul suo biglietto da visita oltre all'ufficio a Montecarlo compaiono i loghi anche della Virgin e della Warner. Davanti a simili credenziali, Serena e il babbo non hanno avuto dubbi di rivolgersi alla persona giusta, e a partire dal novembre scorso hanno iniziato una serie di incontri e di versamenti di somme rilevanti; di suo, Pazzia pubblicava un video girato davanti al teatro Ariston in cui "anticipava ai propri follower che avrebbe parlato di Serena a Carlo Conti, conduttore del festival di Sanremo". Dopo quel video, "nessuna prestazione è stata resa dal Pazzia, al di fuori di una registrazione in una sala prove di Pietra Ligure e una intervista presso il teatro di Varazze che non risulta essere poi stata pubblicata da nessuna parte". Di fronte alle domande del padre, "il Pazzia prometteva che i prossimi brani per lei li avrebbe fatti scrivere dal batterista dei Pooh, da Cristiano Malgioglio e da Michele Zarrillo. Successivamente ha riferito che i personaggi erano troppo impegnati e allora si è offerto personalmente di scrivere i brani: che si sono rivelati assolutamente inutilizzabili in quanto palesemente volgari".
A quel punto i Mura si convincono di essere stati turlupinati, e poiché hanno già pagato 27mila800 euro, chiedono la restituzione delle somme, Pazzia risponde di avere "già impegnato collaboratori, attori e ballerini, ho incaricato l'autore per i testi e affittato spazi televisivi e radiofonici", insomma rifiuta di restituire un euro.
I Mura reagiscono rivolgendosi all'avvocato Guido Camera e parte la denuncia per truffa: nella quale si ricorda che Pazzia non è nuovo a inciampi, la sua ultima apparizione a Italia's Got Talent era stata nel 2021 quando aveva letto i suoi versi "La gioventù è andata via in fretta, con tutte le sue illusioni, le sue speranze, le sue ingenuità": scritti insieme agli altri ospiti del carcere di Marassi dove si trovava detenuto.