La procura della Repubblica di Roma ha disposto il deposito degli atti, che prelude a una richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti di 11 persone, accusate del reato di concorso in associazione per delinquere nellambito dellinchiesta sulle truffe alle Asl RmB e RmC.
Linchiesta affidata ai pm Giancarlo Capaldo e Giovanni Bombardieri riguarda Paolo Ippopotami, Mario Celotto, Massimiliano Berardi, Alessandro Aureli, Alberto DAlesio, Ferdinando DAlise, Aldo Mencarelli, Alessandro Visca, Annalisa e Simona Celotto e Anna Nolano. Ippopotami e Celotto - si legge nel capo di imputazione - avrebbero agito nellesercizio della loro «attività dufficio presso le Asl RmB e RmC» nelle vesti rispettivamente di «dipendente amministrativo delle strutture sanitarie con mansioni connesse alla predisposizione dei mandati di pagamento per prestazioni effettuate e di direttore amministrativo». In particolare, sarebbe stata svolta «unattività delittuosa consistita nel costituire o rilevare e comunque utilizzare società a responsabilità limitata a cui favore delegare, fittiziamente, il pagamento dei mandati di pagamento delle Asl RmB e RmC, intestati a società ignare e opportunamente falsificati da Ippopotami e da Celotto». Secondo le accuse le «funzioni di costituzione, promozione e coordinamento dellassociazione per delinquere» sarebbero state proprie di Ippopotami e Celotto. Questi ultimi risultano indagati e oggetto di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Roma, anche nellambito della seconda tranche dellindagine che vede coinvolte altre persone tra cui limprenditrice Anna Iannuzzi, titolare di alcuni centri medici per la riabilitazione.
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