Come attentato non era granché, ma un bel po di apprensione lha creata. Ed è comunque grave che qualche teppistello butti ostacoli sulle traversine del metrò. Alla fine si è risolto tutto con cinque minuti di ritardo, ma quei 18 pali di ferro lanciati sui binari a Cimiano hanno determinato un po di trambusto e lintervento della Digos.
Sono da poco passate le sei del mattino, anzi 6.08 come puntualizza lAtm, il primo convoglio, in quel momento vuoto, partito da Cologno Nord sta arrivando in stazione a Cimiano quando il macchinista nota oggetti strani sui binari. Si tratta infatti della penultima fermata prima che la linea verde, lunica che ha un tratto in superfice, arrivata a Udine, si infili sottoterra. Il conducente frena immediatamente e avvisa il personale di stazione e la sicurezza dellAzienda. Si tratta di 18 pali di ferro: 16 lunghi da due metri e mezzo per 4 centimetri di diametro e due di 6,5 metri per 8 cm di spessore. Contemporaneamente viene avvertita anche la Digos che spedisce immediatamente un equipaggio a controllare la situazione.
Non è un gran problema, i pali vengono rimossi e il convoglio può ripartire con appena cinque minuti di ritardo. Non sembra neppure che il treno abbia corso grossi pericoli. A parte il fatto che il macchinista li ha visti in tempo, anche ci fosse passato sopra forse non sarebbe successo nulla. Il locomotore pesa parecchie tonnellate e li avrebbe spezzati come grissini.
In ogni caso, partono le indagini che sembrano orientarsi verso la bravata di un gruppo di una decina di peruviani visti bisbocciare nei giardinetti di via don Calabria. Come testimoniano le numerose bottiglie di birra trovate a terra. Non solo. La Polizia locale ha accertato che i 18 pali erano stati divelti dagli stessi giardinetti, dove erano fissati nel cemento ancora fresco per la risistemazione della recinzione del campo di basket. Da lì sarebbero stati lanciati oltre la staccionata. Ovviamente è partita una denuncia contro ignoti per «attentato alla sicurezza dei trasporti».
«Un atto che va oltre il vandalismo - ha commentato Riccardo De Corato - e che nasce, se i sospetti sono fondati, dallabuso dalcol che contraddistingue molti sudamericani, in particolare ecuadoregni e peruviani.
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