Superlativa medaglia dargento per Noemi Batki nella piattaforma da 10 metri. Partita in sordina, settima dopo tre serie di tuffi, lazzurra nata a Budapest 22 anni fa («per me è stato un po come gareggiare in casa», dirà con la medaglia dargento al collo), ha infilato una sorprendente serie di 9 e 9.5 negli ultimi due salti che le sono valsi unincredibile rimonta fino al secondo gradino del podio. Figlia darte - sua madre è la famosa ex tuffatrice ungherese Ibola Nagy - per la Batki la medaglia dargento europea rappresenta la svolta di unintera carriera. Medaglia della maturazione e della consapevolezza di poter ambire a traguardi ancor più gloriosi.
«È la medaglia più importante della mia carriera», il suo primo commento per lei che era stata bronzo continentale a Eindhoven 2008 in coppia con Tania Cagnotto, sempre dalla piattaforma. «Sono partita così così - continua la Batki, ripensando alle prime serie di tuffi - poi quando ho visto la posizione in classifica, ho pensato solamente a divertirmi e così è stato. Questargento è un riscatto per tutte le delusioni che ho subito, non mi sono mai agitata e ho reso per quello che posso fare».
Gettate le fondamenta per un futuro brillante, ora il prossimo step è quello di costruire un programma di tuffi - con coefficienti di difficoltà maggiori - per ambire a traguardi doro in Europa e provare almeno ad avvicinare il dominio cinese nel mondo. «Un passo per volta - si schermisce la Batki -, loro europeo è una speranza, ma per il traguardo mondiale devo completare la serie di tuffi, perché se non la miglioro non posso andare troppo lontano. è comunque un podio che mi da sicurezza per proseguire».
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