Tuffi puliti alla Foce con il depuratore fatto come un oleodotto

Tuffi puliti alla Foce con il depuratore fatto come un oleodotto

C’era una volta il mare sporco alla Foce. C’era una volta e oggi non c’è più. Merito del nuovo impianto di depurazione di Punta Vagno che ha dirottato verso il largo le acque reflue che prima venivano scaricate a poche centinaia di metri dalla spiaggia e che adesso vanno smaltite a mille metri dalla costa e trasportate da una maxicondotta che corre a 30 metri di profondità. L’intervento è stato realizzato in due anni di lavoro e con un investimento di 7 milioni di euro che, assicurano gli amministratori di Tursi, non provocherà un aumento delle tariffe. Presto, prima della fine dell’estate, verrà inaugurato anche il depuratore di Quinto, molto atteso e verranno messe in funzione le due condotte di Sestri Ponente e Darsena. Lo ha precisato l’assessore comunale Carlo Senesi che ha voluto ricordare come, rispetto a tempi «in cui ero ragazzo adesso la qualità del mare di Genova è migliore».
Nelle fotografie a fianco si nota soltanto in parte la complessità del lavoro sul depuratore, molto atteso dagli abitanti della Foce che non vedono l’ora di testare il miglioramento della qualità del mare lungo le spiagge di Corso Italia. «Abbiamo utilizzato come riferimento gli standard previsti per la costruzione degli oleodotti che sono decisamente superiori a quelli adottati per la costruzione di opere analoghe alla condotta, che è infatti costituita da un tubo di acciaio dello spessore di venti millimetri e di un metro di diametro», spiega Gianluigi Devoto direttore generale di Mediterranea delle Acque che gestisce l’impianto. Il tubo è stato rivestito da dieci centimetri di cemento armato e quindi secondo gli esperti è impossibile che anche una forte mareggiata possa spostarlo. L’impianto smaltisce solo i liquami trattati, separati dai fanghi che vengono comunque inviati tramite un fangodotto di sei chilometri all’impianto di Volpara. A Punta vagno i liquami sono sottoposti a un trattamento di abbattimento degli odori con un lavaggio chimico dell’aria aspirata dai collettori dell’impianto.


Soddisfatto il presidente del Municipio Medio Levante, Pasquale Ottonello, che ha spiegato come l’area di Punta Vagno sia un punto di vanto per la circoscrizione e che è oggetto di presidi da parte dei volontari. «Stiamo coinvolgendo anche le scuole e saranno proprio i ragazzi a procedere all’elaborazione dei dati della centrale meteo collegata alla struttura».

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