Tumore al polmone: in Italia 38mila casi Si punta ad una migliore qualità di vita

Novembre è il mese di sensibilizzazione a livello mondiale sul tumore del polmone, uno dei principali big killer: si stima che alla fine del 2013 i nuovi casi diagnosticati in Italia saranno circa 38mila, dei quali quasi il 30% nelle donne. L'importanza della prevenzione, delle nuove opzioni terapeutiche e di un approccio multidisciplinare al trattamento del paziente sono i temi affrontati dagli esperti internazionali riuniti a Sidney in occasione del 15° World Conference of Lung Cancer.
Le novità emerse dal congresso sono oggi tema di discussione e approfondimento con i medici, in prima linea contro una delle forme tumorali più diffuse dopo i tumori del colon-retto e della mammella. Il tumore del polmone rappresenta infatti l'11% dei tumori diagnosticati in tutta la popolazione; tra gli uomini si stimano circa 27mila i nuovi casi, il 15% di tutte le forme tumorali diagnosticate.
«A questa edizione del World Conference of Lung Cancer - dichiara il professor Federico Cappuzzo, direttore del dipartimento di oncologia medica dell'istituto toscano ospedale civile di Livorno - sono stati illustrati i risultati di interessanti studi su promettenti farmaci biologici nella target therapy».


«Le terapie a disposizione degli oncologi - afferma il professor Filippo de Marinis, direttore oncologia toracica IEO di Milano - comprendono farmaci chemioterapici che danneggiano il DNA delle cellule e farmaci biologici, come erlotinib, che agiscono su uno specifico bersaglio impedendo la trasmissione di segnali all'interno della cellula che portano alla crescita del tumore». Si tende ad analizzare le anomalie geniche di uno specifico tumore e garantire cure più efficaci con minori effetti collaterali ed un miglioramento della qualità di vita.

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