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Tumori: liste di attesa lunghe per sottoporsi alla radioterapia

Intanto la Regione ammette che c’è ancora molto da fare per le visite oculistiche in città

Malati di tumore costretti ad aspettare per avere l’appuntamento per la radioterapia. È la denuncia che arriva da Franco Bonello, consigliere regionale e presidente del Gruppo Unione a Sinistra che ha presentato ieri un’interrogazione con risposta immediata per sapere quali iniziative si intendano assumere per utilizzare meglio gli acceleratori lineari (che servono per la radioterapia) presenti a Genova. «Sul territorio genovese malgrado la presenza di sei acceleratori lineari, quattro all’Ist e due al Galliera) si verificano situazioni molto critiche - spiega Bonello -. All’Ist la lista di attesa è spesso incompatibile con la patologia neoplastica da trattare, mentre al Galliera la lista è più contenuta ma ugualmente significativa». Il problema riguarda soprattutto l’Istituto Tumori perché mentre al Galliera le macchine «vengono utilizzate due ore in più rispetto all’orario standard (7-19), all’Ist la terapia viene fermata due ore (14.30-16.30) per consentire la radioterapia privata che costa 6mila euro a trattamento», prosegue Bonelli che chiede chiarimenti e soprattutto attenzione per fare in modo che tutti abbiano la possibilità di avere le cure in tempo e non debbano pagarsi terapie necessarie per la sopravvivenza.
Intanto però l’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo, sui tempi delle liste di attesa si sforza di dare buone notizie. Secondo la Regione «ha dato buoni risultati il piano per abbattere le liste di attesa ma l’obiettivo non è ancora raggiunto del tutto, soprattutto per la Asl 3 dove l’area più critica permane quella dell’oculistica». «In molti settori l’obiettivo è stato superato o ci si è andati vicini - ha commentato Montaldo -. Ma rimane evidente la grande complessità dell’area metropolitana genovese dove i risultati sono migliorati ma siamo ancora lontani dal raggiungimento degli obiettivi».
Lo stanziamento di 1,8 milioni di euro, per l’erogazione di prestazioni aggiuntive ed il ricorso a strutture private, è stato totalmente utilizzato dalle Asl.

«Anzi - ha precisato il presidente della Regione Claudio Burlando - le Asl hanno speso anche di più». Burlando non ha escluso uno stanziamento aggiuntivo «di qualche milione di euro». Per oculistica, si pensa a nuove assunzioni e molto si attende da un prossimo concorso a Villa Scassi.

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