Ancora l'Isis a due passi dall'Italia. Esattamente 300km percosi in traghetto, la distanza che intercorre tra Biserta e la Sicilia in provincia di Trapani.
Il ministero dell'Interno tunisino, infatti, oggi ha annunciato la scoperta da parte della Guardia nazionale di una cellula terroristica attiva ed operante a Biserta, una città ad appena 50 chilometri a nord-ovest di Tunisi. Tutti i componenti sono stati arrestati ed avevano professato la loro adesione al Califfato. Fra loro, inoltre - si legge nel comunicato del ministero degli Interni - ci sarebbero alcuni leader di spicco dell'organizzazione, considerata dalle autorità come "estremamente pericolosi".
Insomma, ancora una volta vengono alla luce gruppi legati al terrorismo islamico di Al-Bahgdadi in zone troppo vicine alle coste italiane per poter dormire sogni tranquilli. La Guardia nazionale di Tunisi ha precisato che al momento il gruppo stava organizzando una serie di attacchi terroristici nell'area di Biserta. Tornano alla mente allora le stragi sulle spiaggie di Susa del 26 giugno scorso (38 morti) e quella del Museo del Bardo. Eventi che avevano spinto il presidente Beji Caid Essebsi a dichiarare lo stato d'emergenza.
E si capisce. Lo scorso 29 luglio, infatti, il sottosegretario tunisino agli Affari costituzionali, Kamal Jandubi, aveva segnalato in Tunisia "la presenza di 157 associazioni o gruppi che hanno legami con il terrorismo". Inoltre, la Tunisia ha anche dato il via alla costruzione di una barriera di 220 chilometri lungo il confine libico per arginare l'infiltrazione di terroristi e trafficanti.
La lotta al terrorismo, infatti, passa anche e soprattutto dall'inasprimento delle misure di
repressione. Anche il presidente egiziano Al-Sisi in queste ore ha emesso un pacchetto di misure anti-terrorismo, tra cui una norma che introduce la pena di morte per chi fonda e guida un gruppo islamista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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