Silvia Villani
Sono gentili, ben vestiti anche se con una certa fretta nel rivolere indietro i soldi prestati a figli e nipoti dellultrasettantenne signora Isa e del signor Renato. Nulla insomma a che vedere con gli scippatori che aspettano i nonni fuori dagli uffici postali. Eppure il risultato è lo stesso: pensioni volatilizzate e anziani in lacrime.
A Cinisello Balsamo, i truffatori, infatti, si mettono in coda per pagare qualche bolletta, colgono stralci di conversazione di qualche nonno più ciarliero degli altri, sbirciano i nomi degli intestatari dei bollettini e poi si avvicinano dicendo di essere lamico del nipote o del figlio che da giorni dovrebbe ridar loro dei soldi. Poi per convincere lanziano a farsi consegnare il denaro snocciolano nomi, cognomi, e avvenimenti che in realtà avevano sentito solo pochi minuti prima. Ultima vittima a Cinisello, unottantenne che nellufficio postale di via Monte Ortigara è stata avvicinata da un giovane che le ha detto di conoscere il figlio Andrea.
«Una settimana fa ha comprato da me questa macchina digitale ma non mi ha ancora pagato», ha detto il truffatore alla nonna. Poi per metterle fretta ha incominciato a dire che si sarebbe rivolto alle forze dellordine e avrebbe chiamato un avvocato. La signora impaurita ha allora consegnato i 900 euro di pensione appena ritirata. Quando è tornata a casa ed è riuscita a parlare con il figlio si è resa conto dellinganno. La macchina fotografica che il ladro le aveva dato era solo un giocattolo da pochi euro.
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