Turchia,strangolata l'artista milanese L'assassino confessa

È finito nel modo peggiore il viaggio in autostop di Giuseppina Pasqualino, in arte Pippa Bacca, l’artista milanese che sognava portare la pace nelle terre d’Oriente. Il cadavere è stato trovato spogliato, coperto di rami e terra. L'autista della jeep, 38 anni: sono stato io

Turchia,strangolata l'artista milanese 
L'assassino confessa

Ankara - Seppellito sotto pochi centimetri di terra, la polizia turca ha ritrovato questa sera verso la mezzanotte locale, il cadavere nudo di Giuseppina Pasqualino, "Pippa bacca", l’artista milanese di 33 anni scomparsa dal 31 marzo scorso ad Istanbul dove era arrivata insieme con un’amica italiana. A portare i poliziotti sul posto - in una zona disabitata nei pressi del villaggio di Tavsanli, presso la località di Gebze, a pochi km dalla città di Kocaeli (un’ora d’auto da Istanbul) - è stato lo stesso omicida, reo confesso e già pregiudicato per furto. Murat Karatash, 38 anni, disoccupato, divorziato con 2 figli: è l'uomo che ieri ha confessato di aver ucciso Giuseppina Pasqualino. Lo riferiscono siti internet dei quotidiani turchi. L’uomo ha ammesso di aver bruciato i documenti di viaggio della sua vittima, ma gli agenti avrebbero trovato nella sua auto la macchina fotografica di Giuseppina.

L’assassino sarebbe il guidatore della misteriosa jeep sulla quale la giovane artista sarebbe salita ad una stazione di servizio alla periferia di Istanbul e che era stato visto da un benzinaio lo stesso giorno della scomparsa della donna. La salma della donna è stata portata all’obitorio dell’ospedale statale di Gebze.

Tradito dal telefonino È stato tradito dal telefono cellulare della sua vittima l’assassino di Giuseppina. Lo ha detto all’ANSA il console d’Italia ad Istanbul Stefano Canzio confermando che il presunto assassino della donna ha confessato ed è stato arrestato. L’uomo - Murat Karatash, 38 anni, un disoccupato con precedenti per furto - sarebbe lo stesso che aveva dato un passaggio a Giuseppina su una jeep la mattina del 31 marzo ad una stazione di servizio alla periferia di Istanbul e che era stato visto da un benzinaio. L’assassino - dopo aver ucciso la giovane donna ed aver bruciato i suoi documenti di viaggio - aveva sostituito la scheda del telefonino con la propria e a quel punto è stato facile per la polizia turca localizzare la posizione dell’apparecchio e rintracciare l’uomo che, dopo aver confessato, ha condotto gli inquirenti nel luogo dove aveva seppellito il cadavere privo di vestiti. «I medici legali sono già al lavoro e in mattinata si saprà come è morta Giuseppina Pasqualino», ha detto Canzio sottolineando la grande collaborazione che le autorità diplomatiche italiane hanno ricevuto dalla polizia turca e «l’eccezionale spiegamento di forze» messo in campo nelle ricerche della giovane artista milanese. Ieri sera, all’arrivo della sorella di Giuseppina, Antonietta, e del fidanzato Giovanni Chiari all’obitorio dell’ospedale di Gebze per il riconoscimento della salma, c’erano sul posto più di 40 tra agenti e funzionari della polizia turca.

Le lacrime della sorella Con la voce rotta dal pianto, Antonietta Pasqualino - la sorella di Giuseppina - ha voluto questa notte tramite l’ANSA inviare il suo grazie a quanti hanno collaborato con lei nelle ricerche della giovane artista milanese ritrovata morta presso la località di Gezbe. «Voglio ringraziare tutti: l’ambasciata e il consolato italiani per il loro sostegno, la polizia turca ma anche tutta la popolazione della Turchia che ci è stata così vicina in questi giorni in cui cercavamo disperatamente mia sorella».

Il tragico viaggio-performance «Siamo sconvolti e senza parole. Abbiamo avuto le prime informazioni dalla tv e da internet». Così Rosalia Pasqualino sotto choc ha commentato a caldo, a Milano, la morte in Turchia della sorella Giuseppina, in quello che è il tragico epilogo di un viaggio avventuroso e pò fuori della norma. Giuseppina Pasqualino di Marineo, 33 anni, milanese, nipote del famoso e controverso artista Piero Manzoni e a sua volta artista con il nome di Pippa Bacca, era partita dal capoluogo lombardo in autostop diretta in Israele e Palestina l’8 marzo scorso.

Tour con l'abito da sposa Tra i particolari estrosi del suo viaggio il fatto che indossava un abito da sposa. La sua scomparsa, o comunque il giorno dal quale non aveva dato più notizie a familiari e amici, risale al 31 marzo quando era già a Istanbul, in Turchia. Subito erano iniziate le ricerche e se ne era interessata la stampa. La sua compagna di viaggio, Silvia Moro, dal quale si era temporaneamente separata con il progetto di rivedersi a Beirut, aveva lanciato un appello sul blog comune con il titolo "Pippa Bacca, dove sei?" per chiedere informazioni utili a ritrovarla a «chiunque possa fornirne».

La scomparsa e gli appelli Allo stesso tempo la madre, Elena Manzoni, aveva a sua volta fatto un appello ai turchi: «segnalino se l’hanno vista, collaborino alle ricerche e se sanno qualcosa avvisino la polizia», aveva chiesto. Le ultime notizie di Giuseppina erano legate a un sms spedito alle 10.45 appunto del 31 marzo alla periferia della capitale turca mentre cercava un passaggio per la Siria. Proprio un camionista l«aveva notata a Gezbe. Da quel momento il cellulare era risultato spento e fra i familiari si era diffusa l’angoscia. La sorella Antonietta era subito partita per la Turchia, con il fidanzato di Pippa Bacca, Giovanni Chiari, e un interprete: aveva trovato conferma della sua presenza a Gebze a un’ora da Istambul da un benzinaio. Quindi la scoperta del corpo.

Il cordoglio del presidente Gul Il presidente della Repubblica turca, Abdullah Gul, ha fatto pervenire all'ambasciatore d'Italia ad Ankara Carlo Marsili il proprio rincrescimento per la morte di Giuseppina Pasqualino e, tramite un consigliere diplomatico, lo ha pregato di inoltrare le proprie condoglianze alla famiglia della giovane artista milanese. Lo ha riferito all'ANSA una fonte della sede diplomatica ad Ankara aggiungendo che anche il ministro della cultura turco, Ertugrul Gunay, ha telefonato all'ambasciatore Marsili per esprimere a lui e all'Italia i sensi del suo cordoglio per il tragico epilogo della vicenda.

La madre: non avevamo paura dell'autostop Non eravamo preoccupati del viaggio in autostop di Giuseppina, nella mia famiglia tutti siamo stati autostoppisti, è il modo più bello di viaggiare. Io ad esempio ho girato la Grecia nello stesso modo e sono stata in casa di ricchi e di poveri". La mamma di Giuseppina Pasqualino, Elena Manzoni, sembra mantenere la razionalità ricordando la morte della figlia: "siamo sconvolti per quello che è successo e lo siamo da alcuni giorni - ha aggiunto - ma la natura di mia figlia era quella, era piena di gioia".

"I turchi sono bravissima gente, normalmente, ma chi l'ha caricata in auto era un maniaco, aveva l'intenzione di ucciderla" ha detto mamma Elena, e poi con un filo di voce, ha aggiunto: "se ti capita uno così, ti capita". "Speravamo che fosse stata presa dai curdi. Abbiamo tentato di metterci in contatto con ambienti mussulmani - ha spiegato la signora - ma poi purtroppo si è capito che era un omicidio".

"Abbiamo iniziato a preoccuparci nei primi giorni di aprile perché lei, che si sentiva tutti i giorni con il fidanzato, era sparita. Pensavo avesse problemi con il cellulare o non avesse le monetine per le cabine telefoniche turche, e invece...".

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