Tursi «alleva» piccoli vigili

In una mano i gessetti per dipingere via XX Settembre con i loro graffiti antitraffico. Nell'altra il blocchetto, proprio come dei piccoli «cantunè», per sensibilizzare gli automobilisti sulla sicurezza stradale. Le «multe morali» fanno parte dell'ultima iniziativa di Palazzo Tursi, in collaborazione con l'associazione di volontariato Emilyguria, intitolata «Facciamoci strada» che ieri mattina l'assesssore Francesco Scidone ha presentato insieme a Iride e alle scuole del centro genovese.
Giovedì dalle 9,30 alle 12,30 circa 250 bambini tra gli 8 e i 12 anni «occuperanno» la strada tra via Ceccardi e piazza De Ferrari. Con loro le volontarie, gli sponsor e le maestre che li faranno giocare, fare merenda a base di focaccia e partecipare a 14 progetti dedicati all'infanzia. In sostanza, un grande spazio libero, in una delle ore di punta del traffico cittadino, dedicato ai più piccoli.
«Si tratta dell'evento conclusivo - spiegano le organizzatrici di Emilyguria - di un percorso che ha visto la nostra associazione impegnata nella ricerca di tutte le buone pratiche sul territorio genovese orientate a potenziare l'autonomia e la responsabilità dei cittadini più giovani». «Abbiamo deciso - dice Scidone - di non limitarci a una giornata di sensibilizzazione di sicurezza stradale. E quindi, per la prima volta a Genova, adotteremo pure l'iniziativa delle multe morali. A ogni bambino verranno forniti dei blocchetti simpatici e semplici, con cui potranno redarguire quegli automobilisti indisciplinati che parcheggiano in seconda fila, sui marciapiedi, sui passaggi pedonali».
E chissà se, tra questi 250 bimbi, ma l'iniziativa è aperta a tutti, ci sarà il futuro comandante dei «cantunè» genovesi.
«Non lo so - sorride Scidone - certo è che Genova non è una città facile, per la sua conformazione strutturale e del territorio, riguardo il problema traffico e parcheggi. Come assessore alla sicurezza, tuttavia, anche se i tempi sono cambiati rispetto a 30 anni fa, devo riconoscere che i genovesi sono solidali tra di loro e sono attenti in tema di sicurezza, soprattutto quando si tratta di bambini.

Non siamo certo Milano, Napoli, Roma o Torino. L'unico dispiacere, finora, è che purtroppo mancano i nonni vigili. Alle nostre richieste di coprire le 70 scuole genovesi, finora hanno risposto soltanto una ventina di pensionati».