(...) che con Bruno Aloi, presidente del comitato nazionale per Colombo, non vogliono veder sfumare il loro impegno. Ma perché mai questo atteggiamento? E da parte di chi? «Perché due giorni dopo, a Marassi, si gioca Sampdoria-Milan, e la società blucerchiata ha fatto pesare il suo malcontento - è la spiegazione disarmante di Renato Penco -. Però francamente non riusciamo a capire. È da giugno che abbiamo contatti con il Comune, dopo tante telefonate e lettere raccomandate ci hanno chiesto di parlare con la SportinGenova, la società che gestisce gli impianti cittadini. Lo abbiamo fatto e abbiamo avuto il via libera».
Lultima conferma scritta della società è del 6 ottobre e porta la firma di Silvio Sartorelli, amministratore delegato di SportinGenova. Che sapeva già di Samp-Milan. Infatti scrive: «Vi comunichiamo di autorizzare lutilizzo dellimpianto alle condizioni citate nella vostra lettera e secondo il programma da voi presentato. Ci corre lobbligo di raccomandarvi di gestire levento con la massima attenzione e cautela, al fine di preservare le condizioni del campo in previsione della partita di calcio programmata per il 14 ottobre». Questo perché «in particolare la U.S. Sampdoria con fax del 4 ottobre 2006, ha comunicato il proprio totale dissenso». Però, osserva Sportingenova «limpianto non è concesso in uso esclusivo alle due principali società di calcio e la vostra manifestazione è di considerevole interesse per la città ed è finalizzata a meritorie attività di beneficienza».
Quindi via libera alle squadre dei politici, degli artisti-piloti, e a quella degli ex calciatori che farebbero riesordire a Marassi, da «pensionati», Marco Napoi e Stefano Eranio, Marco Lanna e Giovanni Invernizzi, Mario Bortolazzi e Chicco Evani, affiancati da una guest star ancora in attività come Paolo Di Canio che viene a sue spese da Roma pur di essere presente. «Alla SportinGenova ci hanno precisato che lassessore allo Sport del Comune, Giorgio Guerello, avrebbe votato contro la concessione dello stadio per il 1° Trofeo Cristoforo Colombo, ma che è finito in minoranza - aggiunge Burlando -. E che non cè stato niente da fare sul pagamento del 7 per cento dellincasso, per cui la SportinGenova ha dovuto applicarci almeno la tariffa minima».
Un mistero, questo atteggiamento, soprattutto alla luce di quel fax con il quale il Comune «negava» di aver autorizzato una manifestazione invece regolarmente in programma. «Abbiamo stampato 13.000 biglietti - conclude Penco -. Speriamo che i genovesi ci ripaghino con la loro presenza. E ringraziamo già fin dora, ci tengo a dirlo da sampdoriano deluso, lAssociazione Club Genoani che ci ha aiutato nella prevendita e ci darà una mano nel servizio stadio.
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