Cronache

Tursi vieta la vendita notturna di bottiglie di vetro al Campasso

Tursi vieta la vendita notturna di bottiglie di vetro al Campasso

Prima, clamorosa vittoria del Comitato per la vivibilità di Sampierdarena che aveva manifestato lunedì scorso - 350 persone fra residenti, artigiani e commercianti, in corteo da piazza Montano alla prefettura - contro la situazione di degrado in cui è precipitata da anni la delegazione: ieri, su proposta dell’assessore Mario Margini, il Comune ha deciso di vietare vendita, somministrazione e consumo di bevande in contenitori di vetro o metallici, all’esterno dei locali pubblici (ad eccezione dei dehors di pertinenza dei locali stessi). Il provvedimento, che riguarda la zona del Campasso e resterà in vigore a tutto il 31 dicembre 2007, a partire dalle ore 20 di ogni giorno della settimana fino alle 5 del mattino seguente, è motivato dal fatto che - specifica una nota di Palazzo Tursi - dopo «il consumo di bevande alcoliche e non, vendute in contenitori di vetro o alluminio, gli stessi contenitori vengono utilizzati in maniera impropria su persone e cose, comportando un rischio per l'incolumità dei frequentatori della zona». Al di là del linguaggio prudente del comunicato, resta il fatto che si tratta - come sottolinea il presidente del Comitato per la vivibilità di Sampierdarena, l’imprenditore Fabio Costa - di un «primo passo per dare avvio alla riqualificazione di una zona della città che ha sofferto e sta soffrendo tuttora episodi di criminalità comune, violenza, furti, rapine, immigrazione clandestina. Abbiamo manifestato, in maniera ferma ma pacifica - aggiunge Costa - per chiedere l’intervento delle autorità pubbliche, dei responsabili dell’amministrazione innanzi tutto, ma anche delle forze dell’ordine per riportare la normalità nella delegazione». Ma non bisogna fermarsi qua, insiste il presidente del Comitato: lunedì scorso, nel corso dell’incontro in prefettura, è stato chiesto un dialogo diretto con il prefetto Giuseppe Romano. «Ci sembra opportuno, a questo punto - conclude Costa - sensibilizzare le massime autorità istituzionali.

La situazione è molto grave, dobbiamo affrontarla con energia e buona volontà».

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