«La tutela del risparmio va inserita nella manovra»

La richiesta dei parlamentari azzurri a Tremonti. Decreto fiscale, voto di fiducia. Protesta l’opposizione

da Roma

Come previsto, il governo ha chiesto la fiducia sul decreto fiscale legato alla Finanziaria. Il voto è fissato per stamattina, ma il via libera definitivo al provvedimento non arriverà prima della prossima settimana a causa dei numerosi ordini del giorni presentati dall’opposizione. Il centrosinistra, in segno di protesta per i numerosi ricorsi al voto di fiducia sulla manovra 2006, ha deciso di abbandonare fino a oggi i lavori di tutte le commissioni parlamentari.
Governo e maggioranza, intanto, lavorano sulla Finanziaria vera e propria. Giulio Tremonti ha incontrato i rappresentanti della Cdl nel suo studio a Palazzo Chigi per concordare una linea sul passaggio del provvedimento a Montecitorio. «Abbiamo trovato un ministro disponibile, purché non venga stravolto l’impianto di rigore della manovra», spiega il relatore Daniela Santanchè. La parlamentare di An aggiunge che saranno previsti «strumenti per il controllo della spesa pubblica», anche se non si tratterà dell’alta commissione di cui ha più volte parlato il governatore Fazio. Tremonti ha confermato il suo «no» ai condoni; ha soltanto aperto alla sanatoria dei contributi agricoli proposta da Gianni Alemanno, purché la norma non sia in conflitto con le cartolarizzazioni dei crediti Inps. In serata Tremonti ha incontrato anche una delegazione parlamentare di Forza Italia: al ministro i deputati azzurri hanno chiesto di inserire in Finanziaria alcune norme della legge sul risparmio, e Tremonti si è riservato di dare una risposta. Le altre richieste di Forza Italia sono l’immediato decollo della banca per il Sud, il condono agricolo e una migliore definizione del 5 per mille.
Il termine per la presentazione degli emendamenti alla Finanziaria in commissione Bilancio è fissato per domattina alle 11. L’Udc, annuncia il responsabile economico Giuseppe Peretti, sta pensando di introdurre un tetto di reddito al bonus bebè di mille euro, che dovrebbe essere esteso anche ai nuovi nati (non primogeniti) del 2006. Peretti parla di un tetto di circa 40mila euro l’anno per tutte le misure di agevolazione familiare, ma ricorda anche che il Forum delle famiglie ha chiesto di garantire l’universalità del bonus. D’accordo sul tetto anche Forza Italia. L’Udc è anche perplessa sull’idea di spostare i 200 milioni offerti alle Regioni dal Fondo famiglia di 1.140 euro. «Non c’è nulla di questo all’ordine del giorno - afferma il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini -, a meno che il fondo sociale delle Regioni non sia destinato proprio alle famiglie».
I sindacati si preparano, intanto, allo sciopero generale di domani contro la Finanziaria. La mobilitazione del pubblico impiego durerà l’intera giornata, tranne che nella scuola che si fermerà alla prima o all’ultima ora di lezione: alcuni docenti sono però pronti a scioperare per l’intera giornata, soprattutto in alcune grandi città del Nord. Nei trasporti la protesta sarà di quattro ore, variamente distribuite, e negli ospedali saranno garantiti gli interventi di emergenza.

«Lo sciopero generale è inevitabile di fronte a questa Finanziaria, e noi lo sosteniamo», dice il segretario Ds Piero Fassino. Gli replica il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi: «Lo sciopero non aiuta a mantenere il buon clima di fiducia registrato fra i consumatori, nonostante i catastrofismi dell’opposizione».

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