Messina - Lacrime e rabbia. Forti applausi fuori e dentro la
cattedrale di Messina hanno scandito la lettura dei
nomi di coloro che non ci sono più. L’elenco è stato aperto
con Pasquale Simone Neri che, prima di morire, ha salvato otto
persone e al quale verrà assegnata la medaglia d’oro al valor
civile. L’applauso si è fatto più forte quanto è stato
pronunciato il nome della piccola Ilaria De Luca, di 5 anni. Un
pensiero anche ai dispersi. Due donne, sedute tra i banchi dei
familiari delle vittime dell’alluvione, hanno accusato un malore
durante i funerali e sono state trasportate in barella fuori dalla Chiesa.
Commozione fra i politici Nei primi banchi il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, il presidente del Senato, Renato Schifani e il capo
del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso.
Presenti in chiesa anche il ministro dell’Ambiente Stefania
Prestigiacomo, siciliana come Schifani, l’onorevole Antonio
Martino che è di Messina, l’esponente del Pd Angela Finocchiaro,
il governatore della Regione Raffaele Lombardo.
Il messaggio del Papa In occasione dei funerali delle
vittime dell’alluvione di Messina, il Papa invoca "eterna pace
e vita senza fine per i defunti", fa giungere ai familiari in
lutto ed ai feriti e supersiti "espressione della più intensa
vicinanza insieme all’auspicio di un comune e generoso impegno
per superare difficoltà e sofferenze causate dal tragico
evento". Il pontefice affida "quanti sono nel dolore alla
materna intercessione della Vergine Santa". Questo il messaggio
del Papa inviato dal segretario di Stato e letto durante i
funerali.
L'arcivescovo: "Basta con queste tragedie" "Il vostro silenzio miei cari fratelli
defunti è il grido più eloquente di ciò che tutti noi oggi osiamo
sperare, chiedere e gridare ai responsabili della cosa pubblica:
restituiteci la serenità, dateci la garanzia di un piano di
sicurezza fatto di opere concrete e non di carte o di parole
vuote o di circostanze, perchè simili tragedie non debbano più
accadere". Così nella sua omelia monsignor Calogero La Piana,
arcivescovo di Messina, che ha celebrato i funerali.
"Non strumentalizzare" "Non strumentalizzare questa
tragedia". È il monito lanciato dall’arcivescovo . "Si è parlato di tragedia annunciata - aggiunge - di stato
di calamità, di strade sbriciolate impraticabili, di intere
famiglie sfollate, di numerosi feriti, di danni economici
ingenti e di fondi stanziati, di cordoglio nazionale, di
funerali solenni o di Stato".
Rito ortodosso per la badante romena L’ultimo saluto e le benedizioni in
rito ortodosso per Monica Balascuta, la badante romena di 48 anni
che è morta durante l’alluvione del primo ottobre a Messina. La
sua bara è ricoperta non dal tricolore ma dalla bandiera romena.
Per lei una parente, durante il rito funebre, ha recitato un
Padre nostro in romeno e ora si sta svolgendo la benedizione
della salma in rito ortodosso. Un lungo applauso ha segnato la
fine del rito per la donna, che è morta mentre accudiva una donna
di 71anni, Concetta Cannistraci, anche lei deceduta.
L'urlo di un uomo: "Silvio salvaci" "Silvio, solo tu ce la puoi
fare. Salvaci". È il grido lanciato da un uomo che si è avvicinato
al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi subito dopo la fine
dell’omelia dell’arcivescovo di Messina durante i funerali delle
vittime del nubifragio. L’uomo è stato immediatamente allontanato dal
sagrato. La messa prosegue regolarmente. Il premier è stato contestato
all’uscita del Duomo di Messina. Berlusconi, che ha lasciato la cattedrale dall’ingresso
principale subito dopo che l’ultima salma era stata caricata
sul carro funebre, ha attraversato a piedi un tratto del
piazzale antistante la chiesa per raggiungere il retro, dove lo
aspettavano le auto. Un nutrito gruppo di persone lo ha
vivacemente contestato urlando: "buffone", "andate via", "assassini", "è colpa vostra".
Lungo il tragitto, che Berlusconi ha percorso protetto
dagli uomini della scorta e dalle forze dell’ordine, anche
qualche applauso e incoraggiamento: un uomo si è avvicinato al
presidente del Consiglio urlando "forza Silvio, vai avanti".
Berlusconi: "Faremo tutto in pochissimo tempo" "Faremo tutto in pochissimo tempo".
Così, lasciando il Duomo di Messina il presidente del Consiglio si è rivolto a uno dei sindaci dei Comuni colpiti
dalla tragedia della scorsa settimana.
Riferendosi alla ricostruzione dei luoghi colpiti
dall’alluvione, Berlusconi ha spiegato che "bisogna fare un
censimento per sapere e verificare chi vuole una casa nuova o
chi preferisce aspettare che si dia luogo alla
ristrutturazione".
Il premier ha lasciato la città dello Stretto subito dopo
la fine cerimonia
"Avanti con il ponte sullo Stretto" Andare avanti con la realizzazione
del ponte sullo Stretto, nominare a breve un commissario
straordinario per l’autostrada Salerno-Reggio Calabria,
realizzare in tempi rapidi nuove case per sostituire quelle
danneggiate dall’alluvione nel messinese ed infine strappare al
centrosinistra il governo della Calabria anche grazie
all’alleanza con l’Udc. Ha proseguito il premier.
Ieri la veglia funebre Lunga veglia nella cattedrale di Messina dove ieri, intorno alle 19, sono state portate le bare avvolte dal Tricolore di 21 delle 28 vittime dell’alluvione finora recuperate. Intensa la commozione dei familiari e dei numerosi messinesi che hanno accolto e vegliato le salme.
Ventotto vittime Il bilancio delle vittime è, al momento, fermo a quota 28: l’ultimo ritrovamento tre giorni fa a Giampilieri, i cadaveri di due donne di 82 e 84, anni seppellite sotto le macerie delle loro abitazioni. Ancora sette i dispersi della tragedia.
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