Numerose le iniziative per il centenario del Futurismo, dal prossimo gennaio al 20 febbraio 2009, quando saranno effettivamente centanni dalla pubblicazione del famoso Manifesto su Le Figaro. Come leggiamo qui a fianco, sono molte le mostre già in atto o appena concluse: la palma del tempismo va a Massimo Duranti che in primavera a «SpazioEventi Orler» a Marcon (Venezia), ha organizzato una vasta rassegna titolata proprio «Futurismo. Prodromo del centenario». Ma il 14 dicembre si apre al Museo del Tessuto di Prato la mostra «Thayat. Un artista allorigine del Made in Italy», dedicata a Ernesto Michaelles (in arte Thayat) lartista inventore della tuta blu da lavoro.
2008
Lanno si apre con la grande mostra milanese «Giacomo Balla. La modernità futurista» a Palazzo Reale dal 14 febbraio. Duecento opere ne illustrano il percorso artistico tra il 1900 e il 1929. Molto attesa perché da 37 anni non si era più tenuta una grande retrospettiva su uno dei maggiori esponenti del movimento di Marinetti, da quando Palma Bucarelli ne organizzò una di 90 opere alla Galleria Nazionale dArte Moderna di Roma (che collabora anche alla rassegna milanese, catalogo Skira). La mostra è curata da Giovanni Lista, Paolo Baldacci e Livia Velani.
Roma annuncia per la primavera una mostra su «Depero e il Teatro» mentre ancora Depero dovrebbe essere di scena a Bressanone in estate. Seguirebbero il futurismo veronese a Verona, quello siciliano a Palermo e una rassegna futurista a Barcellona. Alla Triennale di Milano forse una mostra sui due Baldessari, larchitetto Luciano e il futurista Marcello. I condizionali sono dobbligo perché il riserbo degli organizzatori è ancora quasi completo.
2009
Alla Quadriennale di Roma mostra con le opere futuriste esposte nelle varie edizioni della Quadriennale, cioè dal 1931 al 1943, a cura di Gino Agnese. A Rovereto, unica mostra annunciata ufficialmente, «Futurismo 100°» a cura di Ester Coen al Mart, con capolavori assoluti. Sempre a Rovereto nel corso del 2009 verrà finalmente riaperta (dopo anni di restauri) la «Casa del Mago», cioè lo storico Museo Depero.
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