Milano - Quella del 2009 avrebbe dovuto
essere la maturità della svolta. Anche se alcune delle
annunciate modifiche sulla "stretta" non sono state approvate, in
particolare quella sull’obbligo della sufficienza in tutte le materie per
essere ammessi è stata rimandata al 2010, gli esami conclusivi del
secondo ciclo presentano comunque diverse novità interessanti.
Media di tutte le votazioni finali (condotta compresa) Per la prima volta i Consigli di classe per poter
ammettere gli studenti dovranno realizzare la media di tutte le
votazioni finali riportate in ogni materia: solo gli studenti che
avranno raggiunto la media del `sei potranno avere il lasciapassare
per svolgere gli esami. E nel calcolo della media delle valutazioni
dovrà essere compreso anche l’esito numerico riguardante il
comportamento. Disco rosso, senza possibilità di recupero, come
negli altri anni di corso, invece per chi prenderà cinque in condotta:
i docenti non potranno fare altro che respingere lo studente.
Si tratta di un computo che permetterà agli studenti di essere
ammessi anche in presenza di insufficienze gravi, poiché
compensate da voti eccellenti in altre materie, non riguarderà
tuttavia i candidati esterni, il cui numero è passato dai 25.171 del
2008 ai 25.549 (di questi oltre 5.000, il 16% in più dell’anno scorso,
svolgerà la maturità in un istituto paritario a pagamento) il cui unico
vincolo sarà quello di risiedere nel comune dove è ubicata l’istituto
dove si svolge l’esame.
Più rilievo al credito scolastico Tra le novità introdotte nel 2009, sempre in chiave meritocratica,
spicca poi la maggiore considerazione che il ministero
dell’Istruzione ha voluto dare al credito scolastico che gli studenti
hanno accumulato a partire dal terzo superiore: sino allo scorso
anno ogni studenti poteva al massimo accumulare 20 punti, da
quest’anno il massimale diventa di 25 punti.
Ne consegue, visto che il voto complessivo sarà sempre
formulato sul voto massimo di 100, che dagli orali i candidati
potranno ottenere non oltre 30 punti (sino al 2008 erano 35). Docenti
e studenti dovranno ricordare che cambierà anche il voto minimo
per ritenere superati i colloqui (da 22 punti scenderà a 20). Mentre
quello delle tre prove scritte (15 punti massimo ciascuna) resta
immutato a 45.
Più difficile prendere il massimo dei voti Ora, tra le nuove regole di valutazione e quelle che rimangono in piedi ne deriva che, probabilmente, agli studenti risulterà più difficile conseguire il massimo del punteggio: i 5 punti di bonus, praticamente indispensabili per giungervi, verranno infatti assegnati solo a coloro che conseguano almeno 15 punti di credito (traguardo non difficile), ma soprattutto almeno 70 punti nelle prove d’esame. Alla luce del nuovo regolamento basterà andare così così in una delle quattro prove (i tre scritti e l’orale) per vedersi, un solo `colpo, ridurre il punteggio generale e privarsi del prezioso bonus di 5 punti.
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