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Tutti al cinema per la «lezione» della Guzzanti

Silvia Marchetti

Oltre a Pirandello e a Cartesio, i ragazzi dei licei romani devono fare i conti anche con la comica Sabrina Guzzanti. La sua pellicola anti-governativa Viva Zapatero! è entrata a pieno titolo nei programmi scolastici. Dopo la nostra segnalazione di ieri sugli studenti di Tivoli costretti a vedere il film antiberlusconiano pena la giustificazione, siamo andati avanti e abbiamo scoperto che dal 10 ottobre al 9 novembre ben 1310 studenti degli ultimi due anni di 40 licei hanno visto il documentario che innalza l’Italia a simbolo della censura contro la libertà d’espressione, sposando le critiche della sinistra radicale al governo Berlusconi. Cifre che provengono dall’Ufficio scuola della società Circuito cinema, che si occupa della programmazione nelle sale dei titoli per medie e superiori.
Sono sette i cinema di Roma che ospitano le visite dei liceali, costretti a pagare 4 euro mentre per gli accompagnatori (ossia i professori) la proiezione è gratis. Al momento tra i titoli proposti, oltre a Viva Zapatero! ci sono La Tigre e la Neve, La Rosa Bianca, Genesis e Oliver Twist. La scelta dei titoli spetta ai responsabili dell’Ufficio scuola, che la domenica invitano i professori a visionare le pellicole per poi scegliere quelle più idonee alle classi. Il film della Guzzanti è decisamente il più politico e il meno imparziale di tutti. Perché questa scelta? «Innanzitutto Viva Zapatero! - spiega Emanuela Cristofori, responsabile dell’Ufficio scuola - non è un film di parte, ma una analisi del modo scorretto in cui viene data l’informazione in Italia. L’ho scelto in base alla mia esperienza, è interessante perché è un film di attualità incentrato sulla libertà di stampa». La visione è stata limitata al quarto e quinto anno di liceo, quando gli studenti «sono capaci di riflettere e di capire», come spiega Cristoforo, che l'anno scorso promosse anche «Fahrenheit 9/11» del regista americano Michael Moore, paladino degli anti-Bush. E se i ragazzi non ce la fanno da soli, c’è pure chi li stimola nella riflessione. Per gli istituti interessati, al termine della proiezione l’Ufficio scuola organizza un dibattito con uno degli «attori» scelti dalla Guzzanti: Udo Gumpel, corrispondente tedesco della Tv Adr ed ex-collaboratore Rai. In Viva Zapatero! tocca proprio a Gumpel attaccare l'Italia sostenendo che in nessun altro paese vige una simile censura politica. Quasi tutte le quaranta scuole hanno richiesto l’incontro con il giornalista, che in realtà è un monologo senza contraddittorio.
La Cristofori precisa che 1310 ragazzi per Viva Zapatero! non sono tanti, che le adesioni record sono quelle dai 5mila in su. «Non è e non sarà il film più richiesto dell’anno», assicura.

Sarà, ma c’è qualcosa di inquietante nella gestione dei titoli per le scolaresche e in questa rete che si è creata tra le sale cinema e le scuole. Sia nella natura della scelta (del tutto arbitraria) sia nel fatto che la proiezione del film (a pagamento) ha lo stesso valore e spesso sostituisce la lezione in classe.

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