San Paolo - Che siano giudici veri, giudici motoristici o giudici piloti, comunque vada a finire, questo sarà un mondiale deciso dalle toghe. E pensare che il grande Circus pareva mondo troppo veloce per finire in aula. Invece, è tutta la stagione che varie toghe motoristiche, o prestate ai motori, la fanno da padroni. La spy story McLaren-Ferrari, ad esempio; i processi parigini, i piloti testimoni, buon ultimo Fernando Alonso a Modena, due settimane fa, davanti al pm Tibis per la vicenda Stepney-Coughlan e il dossier Ferrari.
In Brasile, dopodomani, verrà aggiudicato il titolo piloti. Come noto, quello costruttori è già stato assegnato. Dalla pista? Macché, dai giudici special guest: McLaren azzerata, Ferrari giustamente campione del mondo. Adesso tocca a nuovi giudici, forse più spontanei, perché giudici in pista, giudici che corrono, giudici che rischiano: i piloti. Saranno loro, sarà la loro segreta rete di alleanze a contribuire nello scrivere la parola fine al mondiale più avvincente da vent’anni a questa parte.
PILOTI PRO RAIKKONEN
Felipe Massa a parte, il Cavallino e il finlandese, domenica, potranno contare sull’attento appoggio di Nick Heidfeld e Robert Kubica. A questi vanno aggiunti Vitantonio Liuzzi e Sebastian Vettel in quanto piloti Toro Rosso motorizzata Ferrari; non solo: il tedeschino ha detto addio al podio o a una vittoria per via delle marachelle di Lewis con la safety car. Per cui, paradossalmente, il pilota e il team più lontani dalla vetta (Hamilton 107 punti, Alonso 103, Raikkonen 100)sono quelli che possono godere su più appoggi esterni. Perché la Bmw, che gentilmente offre le proprio monoposto ad Heidfeld e Kubica, preferisce vedere una Ferrari campione del mondo piuttosto che la rivale di sempre in casa: la Mercedes. E perché Kubica ha un conto grande così da regolare con Hamilton: in Giappone, il simpatico polacco, fu pesantemente redarguito dalla Fia per aver osato, in pieno duello, tamponare Hamilton. Ma il vero, incredibile, grande, atteso alleato di Raikkonen è soprattutto Alonso. Lo spagnolo potrebbe vestire i panni di super ferrarista al via, nel caso di un duello a sportellate con il compagno Hamilton che portasse al ritiro di entrambi; oppure, più avanti nel corso della gara, se dovesse trovarsi fuori dalla lotta ma con il compagno in vista del titolo. Perso per perso, chissà che cosa potrebbe accadere... Non per nulla, Kimi l’altro giorno diceva: «Tutto può accadere, quei due della McLaren sono in grande lotta fra di loro e potrei beneficiarne io».
PILOTI PRO ALONSO
Certamente guarderanno con attenzione allo spagnolo e alla sua corsa, Mark Webber, Giancarlo Fisichella, Heikki Kovalainen e Robert Kubica. Il primo perché in Cina ha bollato le manovre di Hamilton come «vere merdate»; il secondo in quanto ex compagno di Fernando e suo possibile nuovo compagno nel caso Fernando ritornasse alla Renault. Il terzo perché è nella stessa situazione di Fisichella e ha perso una vittoria a tavolino a causa di Hamilton (quella del Giappone, quando Lewis non è stato punito per le manovre in regime di safety car). Tanto più che patron Briatore tifa Alonso e che tutti questi piloti sono vicini al manager italiano. L’altro alleato è ancora Kubica. Al termine del Gp della Cina, Robert andò da Alonso per manifestargli il proprio appoggio e ringraziarlo per averlo difeso davanti alla Fia, mentre il responsabile federale, Charlie Whiting, lo accusava per la manovra su Hamilton.
PILOTI PRO HAMILTON
Curiosamente, Lewis è il più solo. Colpa dei troppi favori ricevuti dai giudici Fia; colpa della sua spiata mal digerita da tutto l’ambiente in quel di Budapest - quando accusò il proprio team di aver favorito Alonso, privando lo spagnolo della pole e la squadra dei punti del gp –; colpa, va detto, delle sue straordinarie e temute qualità. Fatto sta, Lewis, al momento, può contare solo su Nico Rosberg. Il giovane talento è stato infatti per anni suo compagno di camera nella categorie minori. Non solo. È l’uomo su cui puntano sia la McLaren che la Mercedes per sostituire Alonso l’anno prossimo.
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