Tutti di corsa al parco di Monza ci sarà anche l’uomo di Atene

Metti una domenica al parco di Monza per scoprire un modo di correre romantico e francescano: non lungo i corridoi rossi di una pista d'atletica né sull'asfalto delle strade di città ma sui prati, sulla terra, dove i trappisti della fatica scrutano il cielo per capire che tempo farà e sperano di aver scelto i chiodi giusti per non farsi tradire dalle scarpette. L'anima verde del mezzofondo si sposta oggi alle porte di Milano, perché il parco di Monza ospita il Campionato italiano di società di corsa campestre, con quasi 200 squadre al via e oltre 1600 atleti iscritti: l'Italia che corre si raduna per assegnare nove titoli lungo un tracciato ricco di saliscendi, promessa di spettacolo. E che offre agli appassionati - o a chi vuole semplicemente scoprire un altro modo di fare sport - la possibilità di assistere alle gare lungo il tracciato, a pochi metri da chi combatte con il fondo traditore, gli avversari che sgomitano, i muscoli che protestano, i polmoni che ti pregano di sederti sotto un albero.
L'uomo più atteso della giornata sarà l'olimpionico emiliano Stefano Baldini, medaglia d'oro nella maratona ad Atene 2004: Baldini sta mettendo a punto il motore in vista della London Marathon, è reduce da un periodo di allenamenti in Toscana e martedì volerà in Namibia per uno stage ma il modo migliore per guardarsi dentro, per un atleta, è soffrire in gara. Ecco perché sarà al via del cross lungo maschile, 10 km con semaforo verde alle 14.20, pezzo forte ed epilogo della giornata. «Purtroppo con il cross non ho più molta confidenza», ha appuntato il campione sul suo sito. «Ne ho fatto solo uno negli ultimi tre anni; spero in una bella giornata di sole e in un percorso non troppo pesante in modo da poter fare la mia figura». Dovrà vedersela con le baionette delle squadre militari, come Fiamme Gialle ed Esercito, ma si dice sia in forma e i suoi tifosi si sono dati appuntamento via Internet per correre a sostenerlo.
Il programma scatta già in mattinata, alle 10, con la prova da 1 km per gli atleti diversamente abili e le gare giovanili, maschili e femminili. Poi, dalle 12, cross femminile lungo e corto (6 e 4 km) e corto uomini (4 km), una guerra-lampo per 308 iscritti che annuncia scintille. «La campestre è un'ottima occasione per testare i progressi individuali durante la preparazione invernale ed è frequentata dagli specialisti del mezzofondo veloce ma anche da chi corre la maratona», spiega Giorgio Rondelli, direttore tecnico della Pro Patria Milano, club vincitore di sedici titoli assoluti maschili con assi come Cova e Panetta. «È divertente per il pubblico perché richiede grande sensibilità, capacità di adattarsi alle diverse condizioni del terreno e di distribuire la fatica lungo il percorso, esperienza per gestire la gara e spirito agonistico. Si corre più contro gli avversari che contro il cronometro e la tattica fa la differenza».
Il tracciato, molto tecnico, parte dall'area ex-Ippodromo, per immettersi nei prati circostanti la Cascina San Fedele, che si trova in posizione rialzata e offre agli appassionati una buona visuale. La zona di gara è raggiungibile dall'ingresso del parco (Porta Monza) lungo viale Regina Margherita e viale Cavriga. E se fra i più giovani qualcuno restasse stregato dal fascino del cross, l'appuntamento è al campo XXV Aprile (Pro Patria, tel. 02.6437519) o all'Arena (Italgest, 02.6707982), dove si reclutano aspiranti mezzofondisti.

Mettere in borsa la voglia di sudare.

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