Patrizia Rappazzo
Grande attesa per Il Codice da Vinci, il film diretto da Ron Howard che uscirà in tutto il mondo, in contemporanea, il 19 maggio con una distribuzione italiana record in 1000 sale. Tratto dallomonimo romanzo di Dan Brown, un giallo a incastri dove lo spettatore è chiamato a decifrare anagrammi nei templi della cultura di Parigi, il film interpretato da Tom Hanks, Audrey Tautou, Ian McKellen, Paul Bettany, Alfred Molina, Jean Reno, ha suscitato ancora prima della sua uscita numerose polemiche. «Il Codice da Vinci è un film sull'ossessione della verità», dice Tom Hanks. Anche il successo planetario del libro di Dan Brown (40 milioni di copie vendute) si deve allavere ideato una fiction ad incastri sullo sfondo di un colossale falso storico, come la tesi che sostiene il matrimonio di Cristo con Maria Maddalena e la stirpe che da quella unione nacque, tenuta nascosta dalla Chiesa, che qualcuno oggi vorrebbe rivelare. La trama prende avvio dall'assassinio di Jacques Saunière, un anziano studioso, curatore del Louvre. La vittima ha lasciato una serie di indizi da decodificare a partire dalla posizione in cui viene trovato il suo cadavere, che è quella del celebre uomo vitruviano di Leonardo per il Codice da Vinci. Le indagini porteranno alla luce le tracce per svelare un incredibile mistero, protetto per secoli da una setta segreta, che potrebbe sconvolgere e minare i fondamenti della religione cristiana. Dalla pura invenzione al ritorno alle origini, alle donne e ai luoghi che ci hanno generato. Con Volver, il sedicesimo e il più autobiografico film di Pedro Almodóvar - sarà presentato a Cannes 2006 - che vede il ritorno a fianco del geniale autore, dopo 17 anni, della brava Carmen Maura e di Penelope Cruz, felicissima di rilanciarsi nell'universo delle «chicas» di Pedro, che per l'occasione ha voluto che si ispirasse nel fisico alla Sophia Loren «pesciarola napoletana», nel taglio di capelli alla Claudia Cardinale de La ragazza con la valigia, e nei sentimenti ad Anna Magnani di Bellissima. Una storia corale di tre generazioni di donne della stessa famiglia. che parla di vita e di morte, considerate come parti inscindibili, che si nutrono continuamente l'una dell'altra.
In arrivo anche Re e regine, presentato in concorso a Venezia 2004, il film del regista francese Arnaud Desplechin. Al centro del cinema di Desplechin sono sempre i sentimenti e la loro rappresentazione. E per farlo il regista ritrova gli attori protagonisti di Comment je me suis disputé (ma vie sexuelle), il film che lo ha fatto conoscere, Emmanuelle Devos e Mathieu Amalric, perfetti protagonisti del mondo intricato di sentimenti contrastanti. In sala anche Acquamarina, commedia sui sogni e sugli amori adolescenziali diretta da Elizabeth Allen e 4-4-2- Il Gioco più bello del mondo, da un soggetto di Paolo Virzì, film diretto da giovanissimi registi Michele Carrillo, Claudio Cupellini, Roan Johnson, Francesco Lagi, costruito su quattro storie di un calcio minore, quello degli esclusi: allenatori frustrati e promesse rimaste tali.
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