Sabrina Cottone
Sono in arrivo tutti i leader della Casa delle libertà per accompagnare Letizia Moratti verso il voto del 28 maggio. Domani mattina dalle dieci e mezza al Palalido di piazza Stuparich interverranno Silvio Berlusconi (il presidente azzurro aprirà e chiuderà la manifestazione), il leader della Lega, Umberto Bossi, il presidente dellUdc, Pierferdinando Casini e il presidente di An, Gianfranco Fini. Sul palco anche il sindaco, Gabriele Albertini, e il presidente della Regione, Roberto Formigoni. Tutti insieme per preparare la rivincita del centrodestra.
«Bruno Ferrante è uno smemorato» va allattacco la candidata sindaco della Cdl, sorpresa dalle dichiarazioni dellex prefetto che dice di volere per Milano la sede dellAgenzia per lInnovazione. «È già a Milano, in via Soderini ma il candidato Bruno Ferrante non lo sa» gli ricorda la Moratti. La decisione è stata presa nel gennaio 2006, proprio grazie alle indicazioni del ministro dellIstruzione. Quanto al faccia a faccia tv chiesto da Ferrante, la Moratti taglia corto: «Sono disponibile a ogni confronto, ma il più importante è quello con i cittadini».
Letizia Moratti ha poi ribadito le proprie preoccupazioni per la politica del traffico e delle infrastrutture che potrebbe essere portata avanti dal centrosinistra, in particolare per quel che riguarda la Tem, la tangenziale esterna fondamentale per alleggerire il traffico cittadino. «So che in Provincia cè un blocco e mi auguro che si riesca a sbloccarlo» ha detto la Moratti parlando ai soci dellAci. Lopera è stata finanziata dal Cipe ed è già al progetto esecutivo, ma la sinistra ha chiesto unulteriore variante che ritarderebbe pesantemente e anzi metterebbe a rischio i lavori.
AllAutomobil club la Moratti ha ribadito i punti chiave del suo programma sulla mobilità, insistendo molto sulle infrastrutture: «Tra le priorità ci sono il secondo passante ferroviario, lanello sotterraneo da Garibaldi allAutolaghi, lanello sotterraneo sotto i bastioni, la linea quattro e cinque della metropolitana». Soluzioni che potrebbero alleggerire il traffico senza misure coercitive: «Sono contraria ai blocchi ma favorevole a tenere fuori dalla città il traffico che non è destinato alla città». No anche al road pricing, cioè al ticket per tutti: «Penso a una tariffa da applicare solo ai non residenti, commisurata allinquinamento causato dalla macchina».
Sui parcheggi ha ancora una volta preso le distanze dalla politica della giunta Albertini, o almeno ha confermato di voler correggere la rotta: «Alcuni punti andrebbero rivisti. Per i parcheggi sotterranei non sono stati considerati i problemi di sicurezza, che riguardano soprattutto le donne, e quelli delle falde acquifere. E comunque è necessario un maggior coinvolgimento dei consigli di zona». Inoltre, Moratti ha criticato la durata dei lavori: «I tempi che si dilatano oltre misura creano disagi eccessivi ai cittadini».
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