Tutti i retroscena sul divorzio: patrimonio di Veronica ai figli

Nel libro Nel segno del Cavaliere di Bruno Vespa, il premier si dice rattristato per il divorzio e ritiene equa la transazione economica con la moglie: "E' una donna che sa risparmiare e tutto il suo patrimonio sarà destinato ai nostri figli". Poi racconta dell'operazione per il cancro

Tutti i retroscena sul divorzio: 
patrimonio di Veronica ai figli

Milano - Rattristato per il divorzio, Silvio Berlusconi ritiene equa la transazione economica con la moglie: "Veronica è una donna che sa risparmiare - dice a Bruno Vespa per il libro Nel segno del Cavaliere in uscita il 28 maggio - e tutto il suo patrimonio (100 milioni di euro, n.d.r.) sarà destinato ai nostri figli". Nel libro Vespa rivela gli altri dettagli dell’accordo. Alla signora resterà la villa di Macherio, alla cui costosissima manutenzione (venti persone, comprese quelle addette alla sicurezza) provvederà Berlusconi. In più, Veronica Lario avrà un appannaggio annuo di 300mila euro al mese, inferiore di oltre il novanta per cento a quella chiesta inizialmente dal suo avvocato.

L'operazione per il cancro Operato di cancro nel 2000, Silvio Berlusconi non ha mai temuto per la sua vita ed ebbe dei sospetti sulla inutilità dell’intervento. A Bruno Vespa il presidente del Consiglio dice: "Ho sempre avuto una grande fiducia in me stesso. E poi sa che le dico? Non sono nemmeno sicuro che quella operazione fosse necessaria. Sulla base dell’esperienza, mi permetto di suggerire a tutti di farsi visitare da tre specialisti diversi prima di rassegnarsi a un intervento chirurgico".

Il conflitto di interessi Berlusconi nega di aver mai avuto un conflitto d’interessi tra la sua carica di presidente del Consiglio e quella di principale imprenditore televisivo privato. "Confalonieri lo afferma in modo provocatorio e non certo perchè sia di questo parere. Perchè per la verità in molte occasioni il mio gruppo ha subito e subisce il conflitto di interessi all’incontrario. Ma premesso che ho creato io, in Italia, la televisione commerciale e che la legge Mammì è del 1990, vuole spiegarmi che cosa avrei fatto io da presidente del Consiglio per favorire il mio gruppo?". E la legge Gasparri? "Ma non è vero - risponde Berlusconi - al contrario la Gasparri ha aperto in esclusiva il cielo italiano a Rupert Murdoch che, proprio grazie alla Gasparri, con le decine e decine di suoi canali è monopolista del satellite ed è ormai il concorrente più forte e temibile di Rai e di Mediaset".

Un giudice a Berlino Berlusconi sostiene di non aver mai temuto che i giudici potessero stroncargli la carriera politica.

"Sono stato sempre convinto che avrei trovato, come si dice, 'un giudice a Berlino' - dice, nell’ultimo libro di Bruno Vespa, il presidente del Consiglio - cioè dei giudici davvero terzi e imparziali, che avrebbero riconosciuto la mia estraneità a tutti i fatti che nell’arco di quindici anni mi sono stati ingiustamente addebitati".

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