Tutti i segreti di un marziano chiamato Philip K. Dick

Una biografia piena di cose dell’altro mondo. L’uomo di cui si raccontano vita e segreti, infatti, è Philip K. Dick (1928-1982): uno degli scrittori di fantascienza più amati al mondo. La biografa, informatissima, è invece Anne Williams, la sua terza moglie (Dick ne ebbe ben cinque), quella che per certi versi contò davvero, quella che portò l’autore di Blade Runner, seppur involontariamente, sull’orlo della pazzia. La loro storia, tumultuosissima, è diventata un libro-inchiesta, Search for Philip K. Dick, che è da anni, a partire dal 1993 quando fu pubblicato dalla Edwin Mellen Press, oggetto di culto tra i fan dello scrittore che preconizzò le atmosfere del cyberpunk. O almeno di quei fans che avevano il portafogli abbastanza gonfio da potersi permettere un libro che costa quasi 120 dollari.
Ora, però, una nuova edizione di Search for Philip K. Dick verrà commercializzata, via internet, dalla casa editrice Point Reyes Cypress Press che ha appena ricevuto il via libera da Anne Williams per la ripubblicazione. Il testo che, per ora, si può acquistare solo sul sito della Point Reyes ha un costo molto più abbordabile, 17 dollari. Ma soprattutto, è stato ampliato, con una serie di nuovi dettagli sulla complicata e infelice vita dello scrittore.
La relazione tra Dick e la Williams durò dal 1958 al 1964 e coincise con la stesura di alcune fra le opere più importanti dello scrittore come La svastica sul Sole, Noi marziani o Confessioni di un artista di merda (in Italia tutte uscite da Fanucci). Non solo, durante la loro esperienza matrimoniale Dick ebbe tutta una serie di esperienze che influirono nel bene (letterario) e nel male (inteso come mal di vivere) sulla sua esistenza successiva. Anne, infatti, era una donna molto colta e conscia dei meccanismi del mondo letterario - il suo primo marito era stato il poeta Richard Rubinstein - e contribuì moltissimo alla crescita del Dick scrittore. Le sue aspettative lo sottoposero però a una terribile pressione. Per mantenere il tenore di vita della moglie, Dick tentò di abbandonare la scrittura fantascientifica, poco remunerativa, per lanciarsi nella narrativa mainstream. Quando si vide rifiutare i suoi romanzi precipitò in uno stato di forte risentimento e di alienazione. Tanto che Dick iniziò a sviluppare manie paranoidi: si convinse che la consorte avesse assassinato il precedente marito e stesse cercando di fare lo stesso con lui.
L’inevitabile divorzio si consumò nel ’64. Poi Dick si trasferì a San Francisco e cadde preda dell’abuso di psicofarmaci.

Molte delle atmosfere più cupe e allucinatorie dei suoi romanzi hanno la loro radice proprio in questo periodo della sua vita: ecco perché secondo l’editore la biografia apre «i romanzi di Philip a una nuova comprensione, facendo cogliere gli elementi autobiografici nascosti nei testi».

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