Ultim'ora
Il presidente della Calabria Occhiuto ha firmato le dimissioni
Ultim'ora
Il presidente della Calabria Occhiuto ha firmato le dimissioni

Tutti impazziti per l’iPhone. A cominciare dagli hacker

Sono bastati dieci giorni per violare la sicurezza del telefono gioiello di Apple. L’obiettivo è usarlo anche con altri gestori e non solo con At&t

Tutti impazziti per l’iPhone. A cominciare dagli hacker

A pochi giorni dal lancio americano, scatta ufficialmente l’iPhone-mania: che non coinvolge solamente i possessori dell’ultimo gioiello di casa Apple e chi farebbe carte false per averlo, magari fatto a maglia come suggerisce Kataweb ma anche - e soprattutto - chi vuole sfruttare il dispositivo fino all’ultima delle sue tante potenzialità. La funzione più gettonata sembra la caccia al metodo di sblocco: l’obiettivo dichiarato è quello di permettere il funzionamento su carrier diversi da quell’At&t che è finora l’unico che riesce a dare vita (o meglio, campo) allo smartphone di casa Apple.

Meno di dieci giorni sono bastati per violare l’iPhone. Al momento in cui scriviamo, è possibile accedere al sistema operativo del dispositivo violando la password di root: questa è la testa di ponte per iPhoneInterface, un tool (ovviamente non ufficiale) che permetterà o meglio permetterebbe di eseguire applicazioni supplementari, controllare i task eseguiti sul telefono, accedere ai log di sistema, gestire con maggiore libertà i file e l’accesso a iTunes. Il tutto a stretto giro di posta dalle prime scoperte in materia di Dvd Jon, al secolo Jon Lech Johansen, ovvero il giovane norvegese che per primo riuscì a violare i meccanismi di cifratura Css per i Dvd. Dvd Jon ha trovato il modo di attivare l’iPhone via Windows senza dovere sottoscrivere un piano telefonico AT&T, pur se al prezzo di alcune rinunce (una su tutte: l’accesso a YouTube rimane precluso).

E mentre ci si interroga se e come i centri assistenza Apple riusciranno a scoprire eventuali violazioni al software dei propri dispositivi, con annesso decadimento della garanzia, senza sorprese è anche la spietata caccia al bug di iPhone: per adesso, in pole position ci sono alcune vulnerabilità scoperte da Errata Security su Safari e lo stack Bluetooth del dispositivo. Scoperte poco documentate: responsible disclosure o paura dell’agguerrito staff legale di casa Apple? Da ultimo, una notizia tanto ufficiale quanto sgradevole: come sugli iPod, rimpiazzare la batteria degli iPhone sarà complesso e costoso.

Negli Usa è già stato fissato il prezzo del servizio: 79 dollari più spese di spedizione ad Apple del dispositivo (che, secondo il produttore, inizia ad accusare cali prestazionali dopo 3-400 cicli di ricarica della batteria).

In totale - per gli utenti a stelle e strisce - fanno ottantacinque dollari. Tempo dell’intervento, tre giorni lavorativi. Con molti rimpianti da parte di chi preferirebbe una normale batteria estraibile rispetto quella interna prevista dall’iPhone.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica