Tutti al lavoro per allestire un palco hollywoodiano

RomaLui, Berlusconi, ha acceso i motori del partito e lui registra e controlla fino all’ultimo bullone della macchina pidiellina, lanciata a tutta velocità per organizzare al meglio la mega manifestazione di oggi. A benedire l’impresa, lo stesso Cavaliere che ieri ha fatto un sopralluogo in piazza per toccare con mano lo sforzo sovrumano del suo Popolo della libertà. Un rapido blitz sul cantiere per complimentarsi con chi, a tempo di record, sta ultimando i lavori della mega kermesse. Una manifestazione (prevista la diretta su SkyTg24) che, a detta di molti, lascerà tutti a bocca aperta.
I numeri. In piazza sono attese almeno 500mila persone, provenienti da tutt’Italia con ogni mezzo: aerei, treni, auto, pullman e persino una nave da Olbia. Soltanto dal Piemonte sono in arrivo quasi tremila supporter, molti dei quali a bordo di due treni «Frecciarossa», ribattezzati «frecciazzurra» per l’occasione. Più di 3mila i bus che arriveranno a Roma per scaricare militanti e simpatizzanti azzurri nei tre grandi punti di raccolta: le stazioni della metro Anagnina, Colli Albani e il Circo Massimo. Da Colli Albani, verso le 15, partirà il corteo dei giovani partecipanti provenienti da tutt’Italia, guidato dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni; mentre alla stessa ora partirà quello dal Circo Massimo, principalmente roman-laziale, con alla testa la candidata governatrice del Lazio Renata Polverini. L’arrivo in piazza San Giovanni è previsto per le 17, quando il presidente Berlusconi inizierà il suo comizio sul mega palco: un mostro di alluminio di 384 metri quadrati, completamente coperto, lungo 24 metri per 16. Una tribuna un po’ più grande di quella allestita per la manifestazione della Casa delle libertà il 2 dicembre 2006. Per realizzarlo sono stati impiegati 1500 quintali di tubi e 100 di alluminio. Ai lati, due schermi giganti 6 metri per 8. Azzurro il colore principale, anche se la piazza sarà spruzzata anche da molti tricolori. Un’enorme bandiera italiana, lunga 500 metri e larga 8, sarà sollevata da 400 simpatizzanti, sotto la regia del presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli.
Ai piedi del palco, 19 gazebo, 13 dei quali saranno dedicati alle 13 Regioni in cui si vota il prossimo 28 e 29 marzo. Due palchi minori sono invece assegnati ai Club della libertà di Mario Valducci e ai ragazzi della Giovane Italia. Proprio i Club della libertà svelano qualche slogan. Oltre a migliaia di palloncini e bandiere sfileranno con alcuni striscioni con le scritte: «Libero grazie a Dio, liberale grazie a Silvio» e «Date un logopedista ad Antonio Di Pietro». Ma gli sfottò nei confronti dell’opposizione saranno minoritari rispetto al sostegno a governo e maggioranza: «Sarà una festa di popolo, una manifestazione dove non ci sarà odio», giurano militanti e organizzatori, pronti al bagno di folla pidiellino. Una scommessa fortemente voluta da Berlusconi che, sicuro di vincerla, ha inizialmente registrato qualche grumo di scetticismo tra i suoi. Come ammette uno dei tre coordinatori nazionali, Ignazio La Russa: «In principio c’è stata qualche piccola discussione sul fatto che si potesse fare tutto in sette giorni interrompendo anche la campagna elettorale. Ma è stato il premier a farci rompere gli indugi». A parlare sarà soltanto Berlusconi, sul palco assieme ai tredici candidati governatori.

Ospite d’onore Renata Polverini, penalizzata per l’esclusione della lista Pdl nel Lazio. Sotto il palco anche il governo al gran completo con un’assenza giustificata: il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, pronta a diventare mamma tra pochi giorni.