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Tutti pazzi per il design Ecco gli imperdibili...

Oggi e domani la Fiera a Rho è aperta a tutti Le mete trendy: dove andare e cosa vedere

Francesca Amé

Se siete tra quelli che non sono ancora riusciti a vedere quasi nulla del Fuorisalone (davvero neanche una sbirciatina sui profili degli amici su Facebook o su Instagram?), niente paura: oggi e domani potete recuperare. Scarpe comode, mappa o navigatore alla mano, il consiglio è di fare un percorso tra i tanti distretti: mai come quest'anno, infatti, il FuoriSalone ha invaso nuovi spazi in città. Cominciamo proprio da uno di questi, il Parenti Art & DesIgn District che ha il suo epicentro al teatro Franco Parenti dove è da non perdere Immersione libera alla Palazzina dei Bagni Misteriosi, una delle installazioni più fotograte di questa settimana. Tra i distretti più «giovani» del FuoriSalone l'adiacente Porta Romana (merita un'occhiata la mostra dedicata allo sharing design alla Rotonda di via Besana) e quello di 5Vie: qui segnaliamo, a Palazzo Turati, Masterly, il padiglione del design olandese e, alla Diodato Gallery, la coloratissima mostra dello street-artist californiano Mr Brainwash, un mito per chi ama il genere.

E sempre per rimanere in tema di nuovi distretti che si sono aperti al design merita un passaggio anche Porta Venezia: avete visto i caselli daziari «impacchettati» dall'artista ganese Ibrahim Mahama? A friend è un progetto della Fondazione Trussardi pensato per l'Art Week e per questa Design Week: ha conteso alla Maestà Sofferente di Gaetano Pesce (la scultura-installazione in piazza Duomo di un corpo stilizzato di donna trafitta da spilli) lo scettro per l'opera più commentata dai passanti, addetti ai lavori e politici. Se partite dal centro (nel fine settimana, per tutta la durata della 58esima edizione del FuoriSalone, la metropolitiana e i mezzi pubblici avranno orario prolungato) stop obbligato anche al Castello per Dnd Phutura, un percorso con installazioni immersive e multisensorisali dedicati al rapporto tra uomo e ambiente. Regina incontrastata del centro storico è come sempre l'Università Statale di Milano dove Interni propone opere di forte impatto. Help the Planet, Help The Humans di Maria Cristina Finucci, designer e attivista che lavora con materiale di recupero (è un'installazione luminosa, meglio vederla al tramonto), la Foresta dei Violini di Nemo Monti, un omaggio commosso agli alberi caduti in val di Fiemme per il vento forte dello scorso autunno, Multiply Milano di Waugh Thistleton Architects, alta installazione di pannelli di legno, e Sleeeping Piles di Humberto Campana, con le sue sette torri di erba.

Il verde torna anche nel cuore di Brera Design District, a piazza San Marco (ma non perdetevi via Palermo, dove nei Brera Design Apartment ci sono delle vere chicche, come il Planetario di Cristina Celestino) e in Porta Nuova. Il Parco della Biblioteca degli Alberi è perfetto per una pausa tra verde e design, così come piazza XXV aprile (Pratofiorito dell'architetto Davide Fabio Colaci). Non troppo distante, Aqua: la visione di Leonardo, alla Conca dell'Incoronata, una suggestiva installazione multimediale che omaggia il genio di Leonardo, alla vigilia delle tante mostre e celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte che saranno organizzate a Milano dal prossimo mese.

E se la Triennale con il nuovo Museo del Design Italiano, in cui sono esposti gli ogegtti che hanno fatto la storia del made in Italy dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, è tappa obbligata, da segnalare anche le mostre alla Fabbrica del Vapore (Design No Brand allo Spazio Messina e Paratissima Art Fair che si muove tra arte e design). Il giro del FuoriSalone non è completo senza i due principali distretti in cui è nato: Tortona e Lambrate. In quest'ultimo è un mustsee il rooftop di via Ventura 15 (con dj-set sabato sera) e merita attenzione Din: Design In 2019, collettiva su 2mila mq di oltre cento giovani creativi italiani e stranieri (molto fotografate gli omini schiantati sul muro di Beyond the Wall di Erika Calesini). Infine, nel Tortona Design District si potrebbe passare un'intera giornata: un grande classico è il SuperStudioPiù e tra le varie atttrazioni della via spicca l'installazione di Alex Chinneck che sembra letteralmente aprire con una zip la facciata dell'Opificio 31.

Affianco, Base Milano di via Bergognone è un hub disseminato di opere creative e progetti (tra cui quelli presentati da Ikea e da Honda, interessanti anche i lavori dei designer russi).

Chiudiamo il tour in bellezza con un maestro del pensiero creativo contemporaneo: da non perdere Aesthetics of Vitality di Aldo Cibic, in via Savona.

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