Tutti in piazza in difesa dei cani randagi

L’Italia dice «no» allo sterminio dei cani randagi in Romania e in altri Paesi dell’Unione europea. E chiede, agli organismi competenti, di redigere una direttiva che vieti di gestire il fenomeno del randagismo attraverso la soppressione degli animali. Per questo, questa mattina a partire dalle 11, a Milano è prevista una manifestazione. Nelle vicinanze del consolato romeno - zona piazzale Lotto - cittadini e quadrupedi sfileranno per chiedere di introdurre, in tutti i Paesi dell’Unione, l’obbligo della sterilizzazione.
Negli ultimi due anni, fanno sapere i responsabili dell’associazione Save the dogs - promotori dell’iniziativa insieme con Radicali e Rosa nel pugno -, sono stati circa centomila i cani abbattuti dallo Stato romeno nella sola città di Bucarest. Migliaia gli animali soppressi in Bulgaria, Irlanda, Spagna, Ungheria, Polonia e Portogallo, Paesi nei quali non esistono leggi che vietano l’uccisione di cani e gatti randagi. «Bulgaria e Romania, essendo i più arretrati e con i maggiori problemi di randagismo, hanno il record di uccisioni - spiega Sara Torretta, presidente di Save the dogs -.

È arrivato il momento di forzare la mano a questi due Paesi, che non fanno eutanasia ma sterminio di massa con metodi barbari e inaccettabili». Alla manifestazione di oggi parteciperanno, fra gli altri, la soubrette Pamela Prati e il conduttore televisivo Paolo Limiti.

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