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Tutti a scuola. E nelle nuove case

Tre assessori di presentano per fare il punto della situazione. E raccontano di una Genova che sta uscendo dall’emergenza e vuole ritrovare la normalità. Già da oggi tutte le scuole saranno riaperte, tutti gli studenti riavranno lezioni e persino pasti caldi. Solo quattro istituti dovranno traslocare per qualche giorno, chiedendo ospitalità alle scuole vicine. Gli alunni della ex Govi di Quezzi studieranno, si spera fino a inizio settimana prossima, nella scuola Fontanarossa in via Ginestrato. La prima e la seconda elementare Andersen di via Mogadiscio faranno lezione a Sant’Eusebio, mentre dalla terza alla quinta andranno in via Terpi. La media Lucarno di via Mogadiscio si sposterà in via Lodi. Mentre la scuola per l’Infanzia «Delia Repetto di salita Noce ha già da ieri trovato ospitalità alla scuola di Albaro.
Già trasferiti in nuove case, con nuovi contratti di affitto e allacci delle utenze, otto delle sedici famiglie evacuate dagli appartamenti di piazzale Adriatico. Le altre otto famiglie saranno accompagnate oggi a scegliere i loro nuovi appartamenti. L’assessore Bruno Pastorino ha ringraziato alcune aziende della grande distribuzione e la catena della solidarietà che ha permesso a queste persone che hanno perso tutto di ritrovare case nuove e arredate. Sul perché, visto che gli appartamenti disponibili ci sono, quelle famiglie che vivevano in case già teatro di tragedie nel 1970 non fossero mai state spostate prima ma anzi il Comune continuasse a farsi pagare l’affitto per locali a rischio, Pastorino è stato capace di parole di autocritica.

«C’è stata trascuratezza», ha ammesso, pur giustamente rilevando che i contratti erano stati fatti da precedenti amministrazioni. «Gli appartamenti ora messi a disposizione sono quelli che sarebbero stati destinati a chi è in graduatoria, ma di fronte all’emergenza abbiamo preferito privilegiare chi è senza tetto», ha concluso.

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