Da Vesima ad Arenzano lettini e ombrelloni sono aperti su tutto il litorale, così come da Varazze lungo tutto il ponente. Il caldo anomalo permette a turisti e residenti ancora una tintarella e acqua calda quanto basta per tuffarsi in mare potendo disporre di tutti i servizi che uno stabilimento balneare può mettere a disposizione. Un modo, per i balneari, anche per cercare di rientrare dei mancati introiti dei piovoso mesi di giugno e luglio che gli hanno lasciati a bocca asciutta con una riduzione degli introiti di circa il 30 per cento rispetto alle medie stagionali.
Tutto questo a Cogoleto non succede, visto che da ieri mattina con linizio del mese di ottobre, agli stabilimenti non è più possibile disporre lattrezzatura sulla spiaggia né aprire i bar a pochi metri dalla battigia. Il lungo spiaggione della località più estrema della provincia di Genova è nudo, nonostante ospiti centinaia di bagnanti con molti proprietari di stabilimenti balneari che, nonostante tutto, lasciano ancora a disposizione della gente servizi igienici e docce. Sono diversi i gestori che si lamentano perché il Comune di Cogoleto non ha concesso una deroga allapertura degli stabilimenti come è stato fatto nelle altre località limitrofe. Una situazione che ha scontentato anche molti frequentatori abituali della località ma che non viene recepita dal primo cittadino Anna Venturi: «Non abbiamo preso in considerazione lidea di concedere deroghe perché per noi va bene così come per lassociazione degli stabilimenti balneari di Cogoleto - spiega il sindaco -. Loro, ufficialmente, non ci hanno chiesto deroghe e noi non ci siamo posti il problema.
Fatto sta che qualcuno avrebbe tenuto aperto molto volentieri rendendo un servizio alla cittadina. E, allora, per quale motivo non dargliene opportunità?
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