A tutto Beethoven con Freire e Nanut

Oggi penultimo appuntamento della stagione di concerti dell’Orchestra Sinfonica di Roma dedicato per intero a Ludwig Van Beethoven con l’esecuzione dell’Ouverture n. 3 in Do Magg. op. 72 «Leonore», del Concerto n. 4 op. 58 per pianoforte e orchestra e della Sinfonia n. 2 in Re Magg. Op. 36. Sul podio del teatro Sistina (ore 11) salirà Anton Nanut, mentre al pianoforte siederà Nelson Freire. Brasiliano di nascita, Freire è certamente uno dei maggiori pianisti viventi, tanto da essere nominato in Francia artista del 2002 dalle Victoires de la Musique. Di precocissimo talento (a soli 12 anni ha vinto il Concorso Internazionale di Rio de Janeiro), la sua carriera è costellata di successi condivisi con direttori del calibro di Boulez, Maazel, Jochum, Dutoit, Masur, Previn, Gergiev, Ozawa, Nelson e di straordinarie orchestre come i Berliner Philarmoniker, la Brso, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, la London Simphony Orchestra, della Rai, la Filarmonica di Radio France e altre ancora. Acclamatissime dalla critica le sue ultime incisioni dedicate interamente a Chopin. Direttore principale della Dubrovnik City Orchestra dal 1958 al 1974, con cui si è esibito in tutti i maggiori teatri del mondo, Anton Nanut è stato successivamente nominato direttore stabile dell’Orchestra Filarmonica Slovena a Ljubljana.

Dal 1981 è il Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio Slovena dove ha concentrato la sua attività di registrazione per la radio e per la televisione. I critici rivolgono particolare attenzione al mondo immediato e straordinario attraverso cui Nanut ricrea stilisticamente il diverso materiale musicale, rivelando una fantasia assai brillante e complessa.

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