Tutto il bio in passerella a Verona

Vinitaly che vai, ControVinitaly che trovi. Sono sempre di più le associazioni di vignaioli che nello spirito di fondo divergono dalla filosofia del mega-salone dei vini italiani e internazionali doc, quest'anno giunto all'edizione numero 41. Troveremo tutti i ribelli più o meno negli stessi giorni di Vinitaly (29 marzo-2 aprile), e tutti a una manciata di chilometri dalle Fiere di Verona. A San Maria di Zevio, per esempio, debutterà la kermesse dell'accoppiata Renaissance Aoc-Velier, velier.it, che domenica 1 e lunedì 2 aprile mette sotto il tetto di Ca' Scapin 39 francesi, 24 italiani e produttori provenienti da altre 8 nazionalità (ingresso 10 ). Ospite d'onore, mister biodinamica Nicolas Joly. Con lui, e con la Renaissance Aoc, di cui è fondatore, i vignaioli riuniti da Velier, la casa della Tripla A che importa solo vini figli di due imperativi chiari e tondi: niente chimica in vigna e niente lieviti selezionati.
Il rigore etico è la cifra anche dei produttori di Vini Veri, viniveri.net, rassegna che animerà Villa Boschi, in Isola della Scala, giovedì 29 e venerdì 30 marzo (20 ). Il gruppo fondato da Teobaldo Cappellano riunisce 15 aziende attente a non cavalcare le mode e a imporre condizioni di vigna e cantina in certi casi più severe di quelle delle certificazioni. Saranno invece 78, per metà italiani, quelli di VinNatur, villafavorita.it, vignaioli capitanati da Angiolino Maule che si ritroveranno a Villa Fiorita di Monticello di Fara, l’1 e il 2, a «divulgare la cultura del terroir» (15 ).

Menzione finale per il forcone di Terre Ribelli/Critical Wine, criticalwine.org: a Verona città, in piazza Zagata, da venerdì a domenica, meeting con numerosi produttori attenti a «sensibilità planetarie, rivoluzione dei consumi, agricoltura contadina, ecologia sociale».

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