È arrivato a Milano nel 1985, di mestiere faceva lorafo e dopo qualche tempo rilevò una piccola gioielleria. Oggi, Anselmo Grimoldi, 70 anni, di negozi ne ha quattro, tutti in pieno centro (due in via Manzoni uno in c.so Venezia e uno in Piazza Duomo) che vendono sia gioielli sia orologi. Anselmo ha anche quattro figli, tre maschi e una femmina, impegnati nellazienda paterna. Quasi linizio duna dinastia che vede Pamela e Cesare nel ramo amministrativo, Roberto esperto orologiaio e Giorgio, architetto, che fa il designer, in particolare di orologi. Già perché Grimoldi è anche un marchio di segnatempo e il suo modello più famoso, il Borgonovo, sta riscuotendo successo specie in Giappone.
«Tutto cominciò quando rilevai loreficeria», racconta Anselmo, «mancavano due giorni a San Valentino e misi in vetrina due orologini con scritto Ti amo e un cuoricino. Furono subito venduti, me li chiedevano sempre e dopo un po avevo ingaggiato due ragazze solo per dipingere i quadranti». Appassionato raccoglitore di orologi militari, specie dei Panerai depoca la cui collezione ha da poco venduta allasta, Anselmo lavora perlopiù nel negozio di via Manzoni (lo storico esercizio rilevato da Fiumi) dove vende accanto a orologi dalta gamma, come Breguet, Parmigiani, Iwc, Ulysse Nardin, Graham, Corum, ecc., modelli più di tendenza e pendole antiche, proseguendo così la tradizione di Fiumi.
Ma come si fa, in poco più di 20 anni, a mettere in piedi una specie di piccolo impero? Qual è il segreto di Grimoldi? «Volontà, impegno e laiuto di mia moglie Rosanna e dei miei figli», risponde Anselmo. Poi, ridendo, «e soprattutto coraggio, tanto coraggio, specie quello di affrontare grossi debiti».
\
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.