Roma -
«Si prospettano riforme come quella della Rai tv senza prima cercare di consigliarsi con le
autorità che hanno il compito di tutelare la libera concorrenza e le garanzie nel mercato delle
comunicazioni». La Velina Rossa, nota politica vicina all'area dalemiana dei Ds, curata da
Pasquale Laurito, chiama in causa il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni dopo le
parole del presidente dell'Authority per le Telecomunicazioni Antonio Catricalà sul ddl di
riassetto del sistema televisivo.
«Si sapeva già - scrive Laurito - che il provvedimento avrebbe suscitato una reazione
piuttosto pesante da parte del leader dell'opposizione che indubbiamente ha a cuore la
difesa dei suoi interessi. Ma oggi, di fronte ai rilievi del presidente dell'Authority per le Tlc
Catricalà, non gli si può rispondere solo accusando di essere "berlusconiano". Forse si
doveva andare più a fondo proprio nell'approntare il ddl per gli aspetti relativi alla raccolta
pubblicitaria. Non vogliamo dire che Berlusconi ha ragione, ma ci pare che il decreto non sia
stato studiato a sufficienza».
L'episodio è, secondo la "Velina Rossa", la dimostrazione che «le polemiche sono una
costante all'interno dell'attuale governo». Ed infatti ad essere preso di mira da Laurito non è
solo il ddl Gentiloni ma anche il provvedimento sul riconoscimento delle coppie di fatto, altro
esempio che «mostra come una delicata questione viene trattata con troppa faciloneria».
«Il ministro Mastella - si legge ancora nella "Velina" - a nostro avviso, non bestemmia
quando suggerisce di fare del provvedimento un'iniziativa parlamentare, lasciando fuori il
governo e quindi non presentando alcun disegno di legge, anche se il tema fa parte del
programma dell'Unione».
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