La tv prova a cambiare menu Ora i veri divi sono i cuochi

Roma È una vera indigestione. E a papparsi tutto, si rischia il blocco intestinale. Lievitata come un dolce nel forno, la tv dedicata alla cucina -in servizi da tg, programmi specifici o interi canali tematici- è ormai un genere che mette l’acquolina in bocca a tutti. Lontane le rubriche da nicchia di dotti e un po’ pedanti gourmet come Vincenzo Buonassisi o Luigi Veronelli (quello secondo cui l’olio o era di frantoio, o non era olio): oggi in tv i fornelli li accendono tutti, e per cucinare soprattutto spettacolo. Così è tutto uno sforchettamento generale: in tutte le salse, e per tutti i gusti.
Su Raiuno c’è la materna e giunonica Antonella Clerici, che in 11 anni di La prova del cuoco ha impiattato garrula più di diecimila ricette. E a contenderle il mestolo, nella stessa fascia culinaria, ora c’è anche Benedetta Parodi: dopo tre anni di manicaretti a Cotto e mangiato - svelte ricette da un minuto e mezzo, all'interno di Studio Aperto - la giornalista Mediaset è passata a La7 per un intero programma tra le pentole, I menù di Benedetta. A riprova poi di quanto goloso sia il genere, a contendersi gli avanzi di Cotto e mangiato sarebbero Iva Zanicchi, Elena Santarelli, Fiammetta Cicogna; anche se a infilarsi il grembiule, alla fine, dovrebbe essere Tessa Gelisio. Sempre su La7 spignattano i Cuochi e fiamme di Simone Rugiati, che dopo i digiuni dell’Isola dei famosi è tornato a più appropriate abboffate mediatiche. Senza scadenza invece Davide Mengacci, che su Rete 4 non passa mai di cottura (Cuochi senza frontiere o Ricette di famiglia, sempre stessa pappa è); mentre sparpagliate ovunque, anche in programmi meno goderecci -come il Linea verde della Isoardi o la Mela verde di Edoardo Raspelli - «gli angoli dello chef» non si contano. Per tacere del web, dove grazie ai canali di cucina gratuiti - circa 100 - si fa scorpacciata di tutto: dai metodi per inventare un cocktail a quelli per preparare la birra.
Ma la vera novità del settore è Masterchef, il talent show che parte stasera su canale Cielo del gruppo Newscorp, e che raduna diciotto appassionati dei fornelli (assolutamente non professionisti) che si contenderanno un premio da100mila euro sottoponendo i propri intingoli al palato di tre pantagruelici chef: Bruno Barbieri, allievo di Gualtiero Marchesi e italiano più decorato dalla guida Michelin (ricetta preferita: tagliatelle gratinate con ragù di rigaglie e uova barzotte); Carlo Cracco, titolare dell’omonimo ristorante milanese, incluso fra i 50 migliori al mondo; Joe Bastianich, gestore della sola trattoria italiana insignita con quattro stelle dal New York Times.
Infine, per chi più spesso del telecomando impugna una forchetta, il massimo del peccato di gola è rappresentato dai canali tematici. Il primo e più quotato è il Gambero Rosso Channel (che undici anni fa si chiamava Raisat Gambero Rosso, ma dal 2009 è passato a Sky): qui bastano i titoli dei programmi, a mettere appetito (da Panino amore mio, sull’umile ma invitante arte della farcitura, a Il teatro della cucina, sull’estetica della presentazione dei piatti). E poi c’è Alice Tv, dove l’imbarazzo sta davvero solo nella scelta: si va da Pronto in tavola, per chi ha poco tempo e vuol cavarsela con quel che trova nel frigo, a Dolce e salato, con due ricette al dì, una per chi adora la pasticceria e una per chi preferisce invece i salati.

E come dessert: le food-com. Ovverosia le sit-com che mescolano racconto e gastronomia. Tipo Masseria Sciarra: dove la cuoca Addolorata bisticcia sempre col marito pescatore Santuzzo. Per poi fare la pace. A tavola, naturalmente.

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