
Per anni Milly Carlucci ha chiarito che era impensabile farsi precedere da Affari Tuoi a causa della lunghezza della sua trasmissione che va in onda in diretta, ma stavolta ci sarà un cambiamento epocale: Ballando con le stelle verrà preceduto dai pacchi.
Nella prima puntata la trasmissione di Rai 1 ha totalizzato 23% di share con 2.994.000 spettatori, contro Tu sì que vales, che invece è partito segnando un grande successo (4.024.000 spettatori con uno share del 28.5%).
Certo, gli ascolti di Ballando con le stelle, al sabato sera in prima serata, non sono deludenti ma, al tempo stesso, una trasmissione per la quale sono stati investiti molti soldi deve realizzare grandi risultati e soprattutto essere al livello degli anni precedenti.
Ma inserire Affari Tuoi è la scelta giusta? Anche su questo ci sono dubbi a riguardo in quanto il successo della trasmissione di De Martino non è lo stesso dello scorso anno, Gerry Scotti con La Ruota della Fortuna vola in access time e, in questo modo, Maria De Filippi, che lo segue, parte già con un bacino di spettatori molto alto.
Adesso bisognerà vedere se sabato 4 ottobre la presenza di Affari Tuoi possa davvero aiutare Milly Carlucci. Va anche detto, però, che in questo modo cambieranno gli orari di durata. Secondo quanto trapelato, Affari Tuoi andrà in onda dalle 20.30 alle 21.20. A seguire partirà Ballando con le stelle che anziché durare fino all’1.10, terminerà all’1.30, andando ben oltre la seconda serata.
Insomma, quello di sabato 4 sarà un vero e proprio banco di prova per la Rai che, nelle ultime settimane, sta soffrendo la concorrenza di Mediaset che, dopo mesi, è tornata a farsi più viva che mai.
Va però sottolineato che ogni anno Ballando con le stelle parte in sordina per poi crescere puntata dopo puntata, alimentando la curiosità dei telespettatori grazie
ai miglioramenti dei concorrenti e alle polemiche che nascono. Quindi, ancora non è detta l’ultima e la stagione televisiva è molto lunga, ciò che è certo è che la competizione basata sui dati auditel è più viva che mai.