Al Mia cento storie più una

Un luogo dove si riuniscono i produttori di tutto il mondo per scambiarsi programmi ma anche idee e proposte su come sviluppare sempre di più il settore

Al Mia cento storie più una
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Sogni che si trasformano in miliardi di euro. È questo il mondo dell'audiovisivo: storie, idee, cronache che diventano film, serie, documentari, animazione e generano grandi fatturati. Per questo ogni anno, come recita il claim scelto, «Tutte le storie portano al Mia», il Mercato internazionale dell'audiovisivo la cui undicesima edizione è cominciata ieri a Roma a Palazzo Barberini, fino a venerdì. Un luogo dove si riuniscono i produttori di tutto il mondo per scambiarsi programmi ma anche idee e proposte su come sviluppare sempre di più il settore. Con oltre 80 eventi tra panel, conferenze, presentazioni di ricerche, seminari, workshop, tavole rotonde, vengono presentati 100 dei 500 progetti ricevuti. Alcune delle opere nascono (e vengono portate a termine) direttamente grazie al Mia. Tra le novità, il Book Adaptation Forum, programma dedicato alla collaborazione tra editoria e industria audiovisiva, realizzato grazie al sostegno della Lazio Film Commission e il Vertical Ai, una full immersion nelle applicazioni dell'intelligenza artificiale. Tra gli ospiti Thom Zimny (foto), regista pluripremiato, noto per i documentari su Springsteen e Sylvester Stallone.

«Il Mia non è soltanto un mercato - spiega la direttrice Gaia Tridente - è un'infrastruttura culturale dove i progetti crescono dallo stadio embrionale fino a diventare opere per cinema, televisione e piattaforme digitali».

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