"Poliziotti indagati? Italia che non mi piace". Rita Dalla Chiesa e la lezione alla sinistra

La figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ha definito l’omicidio di Legrottaglie come un vero e proprio attacco diretto alle istituzioni

"Poliziotti indagati? Italia che non mi piace". Rita Dalla Chiesa e la lezione alla sinistra
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L’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso il 12 giugno a Francavilla Fontana, in Puglia, durante un inseguimento a due rapinatori, è solo l’ultimo esempio tragico della situazione in cui si trova la polizia in Italia. Su questo è intervenuta Rita Dalla Chiesa durante l’ultima puntata di Quarta Repubblica, il programma di approfondimento serale condotto da Nicola Porro ogni lunedi su Rete 4.

In primis, la figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa - simbolo della lotta alla mafia - ha definito l’omicidio di Legrottaglie come un vero e proprio attacco diretto alle istituzioni e alla sicurezza dei cittadini. A ben vedere, infatti, mettere nel mirino la polizia e le forze dell’ordine significa minare alla sicurezza di tutti i cittadini italiani. Ma non solo. La sinistra che in questi anni è sempre stata silente su molti attacchi alle forze dell’ordine, ovviamente, non è esente da colpe. Un punto sul quale Della Chiesa ha voluto riflettere insieme agli ospiti presenti in studio e, contemporaneamente, con i telespettatori a casa.

"Solo chi ci ha vissuto in mezzo alle divise può capire. Trovarsi poi i poliziotti che hanno ucciso chi ha ucciso il brigadiere Legrottaglie indagati! E' una Italia che non mi piace", esordisce commentando l’indagine aperta nei confronti di uno dei due agenti presenti che hanno ucciso il killer del brigadiere.

Un messaggio chiaro ai cittadini ma anche, se non soprattutto, alle opposizioni nostrane. Legrottaglie, originario di Ostuni e prossimo alla pensione, è stato colpito mortalmente da uno dei fuggitivi ma la sua memoria potrà servire in altre occasioni per ricordare il ruolo della Polizia nel nostro Paese.

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