
Non è la prima volta che succede e, molto probabilmente, non sarà nemmeno l’ultima. Lo scontro verbale acceso ed aspro tra due opinionisti così diversi come Italo Bocchino e Corrado Formigli è sempre dietro l’angolo. Il primo, ex volto noto della destra italiana ora vicino alle istanze del governo di Giorgia Meloni, in politica estera si è spesso autodefinito un fiero difensore di Israele e della sua esistenza come Stato. Il secondo invece, conduttore più vicino alla radice culturale della sinistra progressista, in materia di questioni internazionali non ha mai risparmiato critiche al governo israeliano e alla sua decisa reazione dopo l’attentato terroristico del 7 ottobre di due anni fa.
Davanti a una questione così delicata come il ruolo di Israele, la versione di Hamas e l’attuale accordo di tregua, la parola antisemitismo torna purtroppo di stretta attualità. Così, durante l’ultima puntata di Piazza Pulita, il programma di approfondimento politico condotto dallo stesso Formigli su La7 ogni giovedì sera, si discute anche di quello. Peccato che, proprio sul merito, i due opinionisti si dividano in uno scontro piuttosto aspro. "Io stesso vengo trattato da antisemita sui social, solo perché critico Israele. Pensa che io sia antisemita?", chiede con un tono polemico il conduttore ai suoi ospiti e, in particolare, a Bocchino collegato con lo studio. Da qui la risposta tanto netta quanto puntuale di Bocchino che smonta in piccoli pezzi questa narrazione: "Quando critica Israele è antisionista".
La risposta piccata di Formigli non si fa attendere. "Lei sbaglia, io non sono antisionista, io sono contro Netanyahu e questa guerra", replica il conduttore nell’ennesimo scontro televisivo con l’avversario ideologico.