Ubi, manager alla prova della bilancia

Scivola a cavallo del fine settimana la prova della bilancia con cui Brescia e Bergamo si apprestano a completare la catena di comando di Ubi Banca. Predisposto il piano industriale, restano infatti da individuare alcuni dei luogotenenti che, attraverso i consigli delle numerose controllate, dovranno trasferire a valle le direttive dell’amministratore delegato Giampiero Auletta Armenise. Alcuni attendevano il completamento della squadra già martedì scorso ma la verifica sarebbe stata aggiornata così da limare l’incastro tra i desiderata del consiglio di gestione e quelli dei board delle controllate. Su questo fronte, infatti, ci sarebbe qualche timore, soprattutto da parte della Banca Regionale Europea (Bre), di vedere limitata la propria autonomia gestionale. Senza contare che la «sensibilità» locale è acuita dall’attesa di conoscere quali saranno le eventuali «compensazioni» tra le diverse reti che operano sul territorio. A questo proposito la partita sembra incentrata in Lombardia tra Bre, Banco di Brescia, Comindustria e in misura marginale Popolare Bergamo mentre in Lazio si sarebbe deciso di preservare lo status quo.

Quanto alle nomine, uno degli snodi sarebbe la direzione generale del Banco di San Giorgio per cui ci sarebbero due candidati: Roberto Tonizzo (oggi vicedirettore generale del Banco Brescia assieme a Massimo Lucidi), e Riccardo Barbarini attuale capo di Banca Lombarda private investment.

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