Firenze - Ubriaco fradicio, un tasso alcolemico pari a 2,80 milligrammi di alcol per litro di sangue, alla guida di un Suv che ha 163 cv. Potente, veloce. E con questa macchina, e in queste condizioni, ha cercato di sfuggire ai carabinieri finendo la sua corsa contro una Ka con tre anziane signore sopra. Una è morta, straziata dalle lamiere, le altre due sono gravissime in ospedale. Lui, un agente immobiliare di 33 anni, è in cella di sicurezza accusato di omicidio colposo aggravato.
Rodolfo Bonavolta, residente a Carpi (Modena) si era recato a trovare i genitori a Tavarnelle Val di Pesa, sulle colline di Firenze. Nel pomeriggio si è messo alla guida del suo Suv, una Jeep Cherokee ltd. All' altezza della rotonda di Firenze Certosa, uno degli ingressi autostradali di Firenze, le sue condizioni - era completamente ubriaco - l' hanno portato a 'sfiorare' un motociclista che ha rischiato di finire sotto il Suv. Alla scena ha assistito un maresciallo dei carabinieri fuori servizio che ha deciso di fermare la macchina. Bonavolta ha consegnato i documenti al maresciallo poi, mentre il militare telefonava in centrale operativa per l' identificazione, è risalito sul Suv ed è scappato via, imboccando l' Autopalio.
Il maresciallo ha dato l' allarme: subito si sono messe all' inseguimento due 'gazzelle' dei carabinieri di Scandicci mentre si levava in volo l' Ab4132 dell' Arma che seguiva il suv dal cielo. Bonavolta si è sentito braccato ed ha tentato di salire per san Casciano, uscendo dall' Autopalio e imboccando la Cassia. Il suv è stato intercettato dai carabinieri di San Casciano e Scandicci e così Bonavolta ha ulteriormente accelerato: a velocità elevatissima ha imboccato la curva e ha finito la sua corsa contro una Ford Ka, schiacciandola contro il guardrail.
Un urto violentissimo: Zelinda Nencioni, 74 anni, sta morendo, il corpo straziato dalle lamiere. Sua sorella Fiorenza, 70 anni, che era alla guida della Ka, e un' amica, Franca Casini, 82 anni, restano ferite gravemente e vengono estratte dalla carcassa della Ka dai vigili del fuoco di Firenze.
Bonavolta resta sul Suv, i carabinieri lo prendono e lo fanno salire sulla gazzella poi cercano di soccorrere Zelinda, ma è tutto inutile. Portato in cella di sicurezza a San Casciano, Bonavolta - ancora visibilmente ubriaco - non parla: per lui l' accusa di omicidio colposo aggravato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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