Uccisa in hotel da un ex galeotto: trenta coltellate per 50 euro

CuneoMassacrata con trenta coltellate per cinquanta euro, quasi un fendente per ogni banconota che il suo assassino le ha sottratto dalla cassa dell'albergo. Un magro bottino che evidentemente ha fatto scattare la furia omicida di un rapinatore che sperava di racimolare molto più denaro.
La vittima è Rosaria Perricone - 67 anni di Asti, vedova con due figli - che da due anni gestiva il ristorante albergo di Casteldelfino, in alta Valle Varaita, in provincia di Cuneo. Un posto tranquillo, immerso nella natura che in questo periodo conta meno di 150 abitanti. La donna ha tentato inutilmente di sfuggire alla morte: da dietro il bancone ha cercato riparo sotto un tavolo, al centro del locale ma il suo assassino l'ha raggiunta e colpita ripetutamente, in maniera sempre più violenta: al petto, alla gola, alle gambe. Fino a quando non ha avuto la certezza di averla uccisa. L'uomo sospettato di aver ucciso Rita Perticone ha già un nome e un volto, nonché una lunga fedina penale costellata da una decina di furti, porto abusivo di armi e molestie. Trent'anni, senza fissa dimora ma originario del Saluzzese, era uscito dal carcere pochi mesi fa, dopo aver scontato una condanna per estorsione. Insomma un balordo che ha sempre vissuto di espedienti. Tutti gli indizi raccolti dai carabinieri, diretti dal colonnello Francesco Laurenti, portano a lui e nel tardo pomeriggio di ieri è stato rintracciato e fermato a Fossano, a diversi chilometri di distanza dal luogo del delitto, mentre percorreva a piedi una via del centro. Portato in caserma è stato interrogato per tutta la notte.
Difficile sfuggire alla curiosità di un piccolo centro montano e la maggior parte dei residenti ha segnalato agli inquirenti che il forestiero aveva affittato un alloggio in paese e da alcuni giorni si recava alla locanda per far colazione. Dopo l'omicidio nessuno lo ha più visto in paese e anche se le indagini proseguono senza tralasciare alcun dettaglio, è lui il primo nella lista dei sospettati.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'assassino sarebbe entrato dalla porta principale verso le 17 di domenica fingendosi un cliente, si è chiuso la porta alle spalle e poi si è fatto aprire la cassa. Quelle poche banconote lo avrebbero mandato in bestia, forse ha creduto che la donna avesse nascosto l'incasso della giornata e per farselo consegnare ha iniziato a minacciarla e a colpirla senza pietà, fino a ucciderla. A lanciare l'allarme è stato un cliente che verso le 20 ha trovato la porta d'ingresso chiusa e, preoccupato, ha chiamato i vigili del fuoco. Sono stati loro a trovare il corpo della donna ormai privo di vita. L'arma del delitto, forse un coltello preso dal bancone dell'albergo, non è ancora stato trovato, per questo i carabinieri stanno setacciando palmo a palmo tutta l'area vicina al luogo del delitto, compresi i bidoni della spazzatura. Rosaria Perricone aveva sempre lavorato come cuoca nell'Astigiano, era arrivata a Casteldelfino due anni fa per la stagione estiva al Leon d'Oro per poi assumerne la gestione.

In questo periodo apriva solo nei fine settimana e domenica aveva servito il pranzo a una coppia: due menù fissi a 18 euro l'uno, più qualche bevanda calda per riscaldare i pochi clienti di una giornata particolarmente fredda. Una domenica come tante che per colpa di un balordo e una manciata di euro si è trasformata in tragedia.

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