Uccise e provò a sciogliere nell'acido un'anziana Il killer: "La mia mente manipolata da un chip"

Il ragazzo ha massacrato la nonna della propria fidanzata. Poi ha provato a cancellare le prove, ma è stato ripreso da telecamere di sicurezza. Interrogato, si è difeso: "Oggi esistono tecnologie in grado di manipolare la mente umana"

Uccise e provò a sciogliere nell'acido un'anziana 
Il killer: "La mia mente manipolata da un chip"

Roma - Ha massacrato la nonna della fidanzata e poi ha inscenato un suicidio. Un delitto reso ancora più assurdo dal movente spiegato dal ragazzo che ha provato a discolparsi dando la responsabilità del gesto a un fantomatico chip impiantantogli in testa. Agli inquirenti il giovane ha detto: "Oggi esistono tecnologie in grado di manipolare la mente umana".

Il delitto Il 7 giugno scorso S.S. è entrato in casa di Maria D'Argenio, nonna della sua fidanzata, e le ha sferrato un violentissimo pugno in faccia, lasciandola senza sensi a terra. Poi ha cominciato a picchiarla e a saltarle addosso fino a provocarle la frattura delle costole e un’emorraggia interna che l’ha uccisa. Un massacro che è durato circa mezz’ora. Subito dopo il ragazzo ha trascinato la donna in bagno, l’ha messa nella vasca e le ha legato un laccio al collo facendo anche un doppio nodo cercando di inscenare un suicidio. Nella vasca piena d’acqua e sangue ha poi versato un acido sperando forse di far sciogliere così il cadavere. Infine prima di lasciare la casa ha aperto il gas, chiuso le finestre e dato fuoco a una busta di plastica per provocare probabilmente un’esplosione. Ad allarmare i vicini è stato proprio il fumo che aveva invaso le scale del palazzo.

"Sono manipolato" Il giovane, però non sapeva di essere ripreso dalle telecamere che la donna, vedova di un carabiniere e molto attenta alla sicurezza, aveva fatto installare nella sua casa al Tuscolano. Fermato ieri e interrogato, il ragazzo non ha negato le accuse ma non ha risposto alle domande riservandosi di farlo in futuro. In modo confuso ha però fatto riferimento a un chip che avrebbe in testa. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio pluriaggravvato dai motivi abbietti e dalla premeditazione. S.S.

è un ragazzo benestante che gestiva una società di servizi per condomini e che secondo quanto affermato da chi lo conosceva conduceva una vita tranquilla. Ancora non è chiaro il movente dell’omicidio anche se l’anziana il giorno prima di essere uccisa si era andata a informare per cedere la nuda proprietà a una persona ignota.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica